Quando arrivi Strapazzi le vesti alle fanciulle in fiore Spettini l’animo con la carezza del risveglio Mitighi l’arroganza del sole Con l’equilibrio dei tuoi sospiri Alla cui luce estorci una sensata ingordigia. Accolgo il tuo invito alla cerimonia dell’inizio Dico festa ai rintocchi dell’abbondanza.
Il sotterfugio dei sensi imbandisce un focolare ardente agli spiriti del vento che vagiti d’abbondanza riversano copiosi.
Incuti una vertigine assetata D’ambra vagiti E la navigazione indiscussa dei cieli
In più avevi il rimmel sulle ciglia e le labbra dipinte Io mi chiesi chi amavo mentre, genuflettendomi al cospetto dei tuoi occhi grondava sul mio capo chino il Portorotondopensiero lineare e sofferto come un parto pilotato. Per parlare io dovetti scendere le palpebre calare il sipario sui paesaggi mondani…
Bentornata Raggio di Mare i luoghi dell’amore orfani del tuo splendore implorano risvegli. Il Regno dei Puri ti rivendica Regina dispone il cielo nei tuoi occhi recita l’onda nel tuo ventre accende nel tuo cuore l’impatto del fuoco prega il Signore degli Incontri Fatali per decretare la tregua. Allora io,…
Mi inviti all’incanto alla stringente impellenza di esserti a fianco partecipare al riverbero timido di una tristezza antica che svanisce alla benedizione dei tuoi gesti puri e sparpaglia per casa una moltitudine di sorrisi. La geometria sacra dei tuoi passaggi in vita tratteggia i bagliori dell’alba che il mio sguardo…
Tu sandali bianchi rosi dal vento stantio dei giorni uguali denti d’oro cacciati controvoglia nel tuo viso carbone brillanti come gemme nel diadema dei re Occhi gettati incontro alla vita dal morso ruvido di una disgrazia qualunque Richiesta di un alito semplice soffiato a meravigliare il cielo zoppo di saltelli…
rintocchi l’avvento raggiante timida ebbrezza di soli in grappolo
So di graffi sul cuore tuttora brillanti rubizze lacrime o disinvolte concessioni al sorso profano. Vidi, con l’ausilio dei vati, il ricamo del medo tessuto nei tuoi gesti. Scorsi lo squarcio ebbro d’estasi sonnecchiare all’ombra ruvida dell’indipendenza, oppure la rincorsa fragrante dei solitari sottovoce rosicchiare chances all’amore, al battito fecondo…
Tu Occhi brillanti Presi di sbieco Tra l’avvocato e la madre Io Preghiera Al Dio dei risvegliati Di sussurrarti il canto Che mi stona in gola, come sarà l’amore semplice che schiude ai giusti il paradiso? Forse zitto Profumato d’ibis e verbena Toccato da un Angelo Con pelle nuda e…
Zittisci il sole al grande blu inerpichi lo sberleffo dei temerari che si cercano altrove