Quando è l’ora Attesi da un puntuale sollievo Fiorite sollecite corolle Stille Impazziscono aromi d’altrove E il rigoglioso nettare dell’abbondanza Che riverisco grato In onore alla vertigine Che mi sussultate in cuore.
definisci con tenue abbondanza i profili di una permanenza quieta tradotta in silenzi e d’ali il battito quack per un risveglio ai dettami della necessità che freme d’anima il canto
Dirò a Dio che far senza l’onda azzurra dei tuoi occhi e incombenza da Santi. Sarai benedetta e ti vedrò di nuovo sul divano bianco dell’Ikea sui cuscini di seta venuti apposta da Bali. Stenderai di nuovo l’uragano della tua grazia sul vulcano attivo dei miei fianchi. Ti vedrò di…
Dopo millenni di navigazioni interiori ancora bramo uno squillo che non arriva a schiudermi le porte del regno. E’ l’umiltà o l’umiliazione che vuoi in pasto ingordo cancro dell’anima? Fauce spalancata sull’amore la cui natura ancora disonoro.
FEEDING THE SOUL (EUROTAS conference Italy 2015) Our central challenge is how to ignite new consciousness Salvation and strength interact in a wonderful synergy The essence is: accept, let-go and be aware We will allow the being of life and love of which we are made The expansion of consciousness…
Jorge Vargas Ha quattordici figli E una testa di anaconda Come porta cellulare Nokia 6310 Quando sale in auto, si siede dietro, E sorride una cascata che sgorga direttamente dalla selva Dove ti porta senza troppi convenevoli. Prima ti presenta la figlia, con fierezza, Poi si carica il tuo zaino…
Andrea Peyotera Agita le maracas invocandoti osceni pensieri Canta un sussulto impervio Che ti rapisce il senno Per depositarti oltre la soglia Dove la vedi, prima che avesse forma Riconosci l’afflato e il lamento La scomparsa e il desiderio L’umiltà e il potere. Ad un tratto Rincari il sole con…
Oggi E sussurri di rombo arrembanti l’indiscutibile processione dell’onda Chiacchiericcio che pervade il senso di me Rovista il mio ardito cielo Descrive traiettorie affollate di grazia E la benedizione di una madre sontuosa Che incombe intimo fuoco Schiude al vento Lo sprazzo d’ali E schianti di sovrana quiete Immolato, Dispongo…
Intorno al monte della pietra intatta urge un inverno di ghiaccio dentro, perfetta quiete
Togli il fiato prima di schiudere praterie di scioltezza e vagiti d’indecifrabile intesa prefiguri l’impareggiabile celebrazione del tao al ritmo sincrono della giusta azione lasci dentro l’orgia di mile battiti che festeggiano la missione compiuta
Il ballottaggio del pathos Oscilla tra la sorpresa e il disincanto Quando la città rosa si schiude indifferente Allo schianto delle tue aspettative Stendendo una processione uniforme di viali ordinati In pegno alla tua esotica fascinazione. Solo allora ti dispiega sul muso la piazza dei miracoli Scrigno in decomposizione Pallido…
Accinto al convivio di casa porto con me lo sguardo dei tuoi occhi che rispecchiano il mio intimo cielo e ti vedo cuore di madre sussurrarmi la vita nel tuo grembo timido ancora oggi che ti appresti a un tramonto paziente ti riconosco afflato di sacri spiriti depositare con gesti…