L’imperfetto approdo dei vostri sguardi
Collude con il predatore di sogni
Che sornione ammicca
Dalla periferia dei miei giorni oscuri
Il perfido agguato del giudizio
Preclude l’ardita scommessa del fato
Corteggia l’insulso destriero
Di un copione normale
Tratteggia a caratteri cubitali
Le sirene dell’importanza personale
Vere per finta sul palcoscenico della realtà consensuale
Ordigni inesplosi
A guardia dei passi precisi dell’intenzione
Monito per chi azzarda l’incoscienza
In direzione di casa.