Author: Pier Luigi Lattuada

Indicemmo il proposito lucente

Indicemmo il proposito lucente di scordato sole insieme sventammo il vento nei giorni delle irte scale nella resa fraterna di germogli in fiore fragore di baldanza estiva varcammo l’apogeo della notte tuonammo stelle di sorrisi battiti e intimo cristallo approdammo alla grammatica benedetta degli dei ciascuno a suo modo vergine…

Insieme

Insieme       Vedemmo l’affresco dei rosa Calare sul muso ghiacciato Di fine millennio Accompagnammo la cerimonia sparsa Di luci e tabernacoli seminati a iosa Su e giù per i navigli, verso Vigevano. Di te Ascoltai il sollievo intatto di una voce bambina Sgranarsi con riguardo speciale all’incipienza dell’ultimo…

Adesso é nero mare nero

Adesso é nero mare nero La notte circoscrive un vento saporito Di trasgressioni  Debito al vicino oriente Venuto in groppa al ferro e al fuoco Senza il ritegno della ponderazione Foga di sangue e voglia Brama turgida, selvaggia, acceso sale Galoppo incolto della necessità Steso qui sotto Da un andare…

Sto male

Sto male E tutti mi vogliono bene Sarai tu l’agguato divoramortali? Non ti disseterai del mio sangue. L’unica morte è soccomberti Giullare rapito dai sensi. La gabbia dentata del tuo ghigno Non si spalancherà sul mio cadavere Se la sofferenza rende umani Varcherò altrove le soglie dell’estasi Sarò povero di…

Avevi Diciott’anni

Avevi diciott’anni Volevi che fumassi Gauloises e portassi camicie scozzesi io obbedivo e ti  prendevo ogni giorno sul divano di mamma ti alzavo la gonna contro il muro nell’orgoglio dei sensi tu mi inondavi le mani con la fonte dell’eterna giovinezza. Di te mi son rimasti due seni turgidi ritti…

In Più – P. L. Lattuada

In più avevi il rimmel sulle ciglia e le labbra dipinte Io mi chiesi chi amavo mentre, genuflettendomi al cospetto dei tuoi occhi grondava sul mio capo chino il Portorotondopensiero lineare e sofferto come un parto pilotato. Per parlare io dovetti scendere le palpebre calare il sipario sui paesaggi mondani…

Bentornata raggio di mare

Bentornata Raggio di Mare i luoghi dell’amore orfani del tuo splendore implorano risvegli. Il Regno dei Puri ti rivendica  Regina dispone il cielo nei tuoi occhi recita l’onda nel tuo ventre accende nel tuo cuore l’impatto del fuoco prega il Signore degli Incontri Fatali per decretare la tregua. Allora io,…

Sandali bianchi

Tu sandali bianchi rosi dal vento stantio dei giorni uguali denti d’oro cacciati controvoglia nel tuo viso carbone brillanti come gemme nel diadema dei re Occhi gettati incontro alla vita dal morso ruvido di una disgrazia qualunque Richiesta di un alito semplice soffiato a meravigliare il cielo zoppo di saltelli…

So

So di graffi sul cuore tuttora brillanti rubizze lacrime o disinvolte concessioni al sorso profano. Vidi, con l’ausilio dei vati, il ricamo del medo tessuto nei tuoi gesti. Scorsi lo squarcio ebbro d’estasi sonnecchiare all’ombra ruvida dell’indipendenza, oppure la rincorsa fragrante dei solitari sottovoce rosicchiare chances all’amore, al battito fecondo…