Ora porti l’attenzione e il respiro ad un organo o ad una qualsiasi parte del corpomente.
Lasci che la tua espirazione si faccia lunga e rumorosa fino ad articolare un suono, lasci uscire la melodia che sta risuonando in quella zona.
Il suono di quell’organo, di quel dolore, di quel disturbo, di quel conflitto o problema, di quell’emozione, di quel ricordo.
Non giudichi, non limiti, non cerchi di modificarla o reprimerla.
Il suono porterà con sé sensazioni, emozioni, immagini, ricordi, lasci fluire senza trattenere, dici si a tutto ciò che incontri e lasci scorrere.
Apri il ventre, la pancia, lo stomaco, il petto, la gola, la nuca, la fronte, lasci scorrere, dici si.
Il suono si fa via via più pulito, leggero, armonico.
Poi resti in ascolto, ringrazi concludi.