La visione transpersonale è ampia, profonda, integrale ed integrante. Il movimento che, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, è andato costituendosi intorno ad essa, facendo proprio il nuovo paradigma emergente, è per molti aspetti rivoluzionario. Radicato nel terreno della scienza, non dimentico del patrimonio di sapere prodotto dalle grandi tradizioni spirituali, fa proprie le più profonde domande e le intuizioni che hanno accompagnato il cammino dell’umanità, accoglie la sfida di dare risposte alle grandi, universali, questioni di significato tracciando le linee di una scienza della coscienza, approda alla concezione di una esistenza coerente e spiritualizzata.
Ci piace citare E. Lazlo che afferma: “La visione emergente della realtà è più di una teoria, e coinvolge non soltanto gli scienziati. Essa ci avvicina più che mai all’atto di sollevare il velo della percezione sensoriale e di comprendere la vera natura del mondo. Si tratta di una riscoperta felice anche per la nostra vita e il nostro benessere,che convalida qualcosa che abbiamo sempre sospettato, ma che in tempi moderni non potevamo esprimere (né ci abbiamo provato se non nel ruolo di poeti o di amanti). Questo qualcosa è un senso di appartenenza…siamo parte coerente di un mondo coerente.”
Al di là delle barriere spaziali, trascendendo il tempo lineare e realizzando una straordinaria espansione della coscienza, le esperienze transpersonali ci portano al cospetto dell’Unità, ci rendono consapevolmente partecipi dell’interconnessione, dell’integralità, della coerenza del Cosmo. L’incontro con il Sacro ci trasforma e può farci assumere la responsabilità di essere testimoni e diffusori di una cultura intessuta di spiritualità, permeata dall’amore, orientata alla condivisione.
Con Einstein crediamo che la scienza senza la religione sia zoppa e la religione senza la scienza sia cieca.
Crediamo nella possibilità di tracciare le linee di una Scienza che non pretenda di affermare certezze senza rinunciare a fornire garanzie di validità, non si inari¬disca in protocolli sperimentali verificabili e ripetibili senza per questo rinunciare ad interrogare la natura con procedure di indagine attendibili; non si riduca al misurabile ma sappia come auspica Maslow, estendere la sua giurisdizione e i suoi metodi, voglia avventurarsi con coraggio la dove gli angeli esitano come suggerisce Bateson e allo stesso tempo, sappia con umiltà fermarsi alla soglia del mistero.
Riteniamo che sia utile e necessario operare per l’affermarsi di una conoscenza che offrendo garanzie di validità sappia parlare con autorevolezza del viaggio partecipativo del Sé individuale nel Regno di Psiche, dell’Anima individuale nell’Anima Mundi, dell’individuo nel Cosmos.
Questo progetto editoriale nasce con l’intento di essere uno strumento di condivisione e di dono per coloro che si occupano di esperienza interiore, un punto di incontro per coloro che dalla dimensione transpersonale traggono conoscenza ed ispirazione.
ITJ vuole offrire uno spazio dove ci si raduna per confrontarsi, dove possa convergere la produzione culturale di tutti coloro che con l’umiltà e la competenza di cui sono capaci rivolgano al mondo lo sguardo unico della consapevolezza e al tempo stesso si dispongano per l’elaborazione di strumenti e contesti che ne evidenzino le garanzie di validità.
Vogliamo, in questo modo, contribuire all’elaborazione di un epistemologia grazie alla quale l’esperienza interiore di ordine trascendente e l’esperienza fenomenica del mondo naturale, cultura e ambiente, coscienza e materia, possano venire indagati in un’ottica partecipativa, dinamica ed interconnessa mediante l’impiego di quello sguardo trinario suggerito da San Bonaventura e riproposto da Wilber: gli occhi della carne, gli occhi della mente, gli occhi dello spirito.
ITJ vuole connotarsi come un luogo dove si impara e si insegna, dove, nell’ascolto, si trascende e si include, ci si libera dal conosciuto e si procede in quel viaggio verso l’Unità a cui desideriamo partecipare.
Un viaggio che dal punto di vista culturale, seguendo il suggerimento di Confucio, sappia restituire il giusto nome alle cose, il giusto nome a termini come: Scienza, Psiche, Teoria, Anima, Spirito, Sacro, Medicina, Vuoto, Amore, solo per citarne alcuni.
Staff dell’ITJ