Manuelito, has madrugado?
Manuelito ha il braccio duro e lo sguardo di sbieco
S’immerge adagio nell’acqua calliente
Ebbro di un sollievo a lungo atteso
Invano.
Cecilia è di primo fiore
Innalza un inno al sangue
Portando a spasso le sue mutande trasparenti
Maliziose
Il nero sottopone a una disciplina ferrea
Il karma della diversità, detta due volte
Gli yenkees fanno crocicchio intorno ai loro occhiali da sole
E visiere, e orologi water proof
El chefe, comanda una presenza grassa
Tutta catene d’oro e certezze
Incutendo il sonno dei potenti
Alle moltitudini che sguazzano il loro modesto sogno normale.
I Kichwa guardano da fuori
Incantano il cielo di colori sgargianti
Anche quando elemosinano
Un ingresso di favore
La gorda è prima di tutto madre
Anche quando trascina il suo sedere osceno
In faccia ad un marito rassegnato
Troppo buono per l’ardore.
La bella, camuffa gli afflati dell’eros
In un accudimento sentito
Per il suo vecchio marito
E il rispettivo nutrito patrimonio
I francesi fanno incetta di cestelli
Dove riversare le loro lacoste
E Kelvin Klein underwear,
Ci fosse spazio per l’importanza personale!
Io recito il poema intonato
Di bere alla fonte
E guardo, voglia il cielo,
L’affresco perfetto del pittore sovrano.