Andrea Peyotera
Agita le maracas invocandoti osceni pensieri
Canta un sussulto impervio
Che ti rapisce il senno
Per depositarti oltre la soglia
Dove la vedi, prima che avesse forma
Riconosci l’afflato e il lamento
La scomparsa e il desiderio
L’umiltà e il potere.
Ad un tratto
Rincari il sole con le ali del condor
E dispieghi un vento lieve d’estate
Alito
Che imbarazza i sensi
Con i sorsi della pace.