Cos’è il Transe: tecnologie della coscienza
Per la BTE, come abbiamo visto, il benessere non si limita alla cura dei sintomi ma coinvolge l’educazione al risveglio della coscienza. Ogni vera trasformazione interiore modifica il nostro modo di pensare, sentire e agire—sul piano intrapersonale, interpersonale e transpersonale.
10.1 Transe: la “forma d’onda” del nostro essere
La chiave di lettura di questa trasformazione è il Transe: non “trance” ipnotica, ma stato dell’essere che integra, nello stesso momento, i livelli fisico, energetico, emotivo, mentale e spirituale.
Quando cambiamo Transe, cambia l’assetto complessivo del sistema persona.
Il concetto di Transe può sembrare astruso o complicato, invece è l’espressione della nostra esperienza umana naturale. Siamo tutti e sempre in transe, non è possibile non esserlo. Il fatto è che solitamente siamo in un transe cronicizzato, bloccato, limitato, innaturale e non ce ne accorgiamo.
Essere in transe vuol dire accorgersi che si è sempre in interazione con qualcun altro in un ambiente. Questo altro può essere anche non presente fisicamente o consciamente, ma agisce dentro di noi. Allo stesso modo possiamo anche non accorgerci dell’ambiente circostante, dell’atmosfera presente di una relazione, ma questo agisce e determina il nostro sentire, il nostro agire e il nostro pensare. Accorgerci di tutto questo ci mette in grado di essere liberi e autentici.
Il transe è uno stato naturale di coscienza ampliata, che ci permette di uscire dalla mente ordinaria e accedere a una saggezza più profonda. In questo stato, il senso di separazione si attenua, e l’esperienza interiore diventa chiara, vibrante, viva. Allora l’esperienza umana, ogni esperienza diventa sacra. Il sacro non è un dogma: è una qualità di presenza, è lo sguardo che riconosce il significato in ogni cosa.
Le tecnologie del sacro sono pratiche interiori — antiche e moderne — che favoriscono il contatto con la nostra essenza e con il tutto: meditazione, respiro, ascolto, arte, natura, gesto rituale.
Il benessere integrale, nella visione della BTE, è completo solo quando si apre a questa dimensione, in cui corpo, anima e coscienza si ricongiungono in una visione unitaria.
10.2 Transe: L’unità di esperienza
Il Concetto di Transe parte dall’osservazione dell’esperienza. La struttura di qualsiasi esperienza umana è ternaria: questa comprende dal punto di vista epistemologico, colui che vive l’esperienza, il soggetto, ciò di cui si fa esperienza, l’oggetto e il modo con cui il soggetto fa esperienza dell’oggetto.
Io, la luna e il modo nel quale faccio esperienza della luna, io, mia madre e il modo nel quale faccio esperienza di mia madre, io, il mio fegato o la paura o i miei pensieri e il modo in cui ne faccio esperienza.
L’unità ternaria definisce l’unità di esperienza, l’insieme di due cose (soggetto e oggetto) in un modo, il mattone dinamico o Transe, vale a dire un circuito attraversato da coscienza. Possiamo pensare al Transe come alle lettere dell’alfabeto dell’esistenza con il quale ogni manifestazione scrive la sua storia.
Possiamo pertanto descrivere ogni esperienza in termini di Transe. Le unità ternarie in via teorica sono infinite poiché è possibile riconoscere elementi in Transe a qualsiasi livello di esistenza.
10.3 Unità del creato e mente unitiva: L’universo è in Transe
Le esperienze integrali mostrano che esiste un’unità fondamentale della realtà. La mente ordinaria, duale e lineare, fatica a concepirla; perciò, la BTE propone l’atteggiamento del “come se”: vivere come se l’intero cosmo fosse simultaneamente presente in noi—un modo per allenare l’accesso alla coscienza unitiva e al flusso interconnesso degli eventi.
La BTE appartiene al paradigma integrale: supera l’idea di sintomo come “nemico” e vede nelle difficoltà segnali e potenziali. Sposta il focus dal controllo alla condivisione, dalla separazione alla riunificazione nel cuore.
In questo quadro, salute/malattia e benessere/malessere si rileggono come risonanza (armonia dei processi) o interferenza (attriti nel flusso).
Transe equilibrato → risonanza, benessere, salute.
Transe squilibrato o cronicizzato → interferenza, malessere, malattia.
Tutto—cellule, emozioni, idee, ecosistemi—è modello ritmico in interazione. Due eventi entrano in risonanza quando le loro forme d’onda “vanno in fase”; altrimenti producono interferenza. Lavorare sul Transe significa armonizzare onde in conflitto per riportare il sistema a un equilibrio vivo.
10.4 Un appiglio dalle scienze
Diverse linee scientifiche offrono metafore forti per capire il Transe:
Coerenza biologica (Frohlich, Zohar): oltre una soglia di energia, le molecole vibrano all’unisono (stile condensato di Bose–Einstein). È un’immagine potente di unità funzionale: parti che diventano un tutto.
Sistemi adattivi complessi (CAS): gli organismi viventi sono sistemi aperti, non lineari, storici, con proprietà emergenti, capaci di auto-organizzazione—proprio come i nostri stati di coscienza.
Punto zero e vuoto quantico: il “vuoto” è campo pieno di potenzialità—un parallelo con il Passaggio dallo Zero (scomparire dalle identificazioni perché emerga il nuovo).
Risonanza morfica (Sheldrake), coerenza organismica (Mae-Wan Ho), campo A (Laszlo): immagini diverse di campi informati e interconnessi che sostengono la forma e il senso.
Neuroni specchio: comprendiamo l’altro per risonanza immediata, non per calcolo. È “sentire il campo” dell’azione e dell’intenzione—un esempio quotidiano di Transe interpersonale.
10.5 Dalla relazione al Transe: diventare l’altro
Nell’ottica duale, viviamo “relazioni” piene di strategie e contrapposizioni. Nel Transe maturo, la relazione si trascende: ciascuno resta nel proprio centro e, insieme, i confini si ampliano fino a includere l’altro in un campo condiviso. È il passaggio dalla logica del “tu ed io” alla qualità del “noi”.
L’evento semplice, cioè il minimo evento ipotizzabile, è quindi caratterizzato da una porzione di Io, una porzione di mondo e il campo definito dalla loro relazione.
Secondo la BTE, non è possibile sperimentare il Sé, il mondo o la relazione individualmente. È possibile solo l’unità ternaria Io-Mondo-Relazione, vale a dire il Transe.
In termini pratici, padroneggiare il Transe significa saper cambiare assetto quando l’interferenza ci trascina: immettere “energia consapevole” (attenzione, presenza, respiro, intenzione) fino alla soglia in cui il sistema va in risonanza.
10.6 Implicazioni pratiche (in chiave BTE)
Scomparire: lasciare andare le identificazioni (Passaggio dallo Zero).
Restare: mantenere la presenza nel cuore del “ciclone” (Persistenza del Contatto: osservazione → accettazione → consapevolezza).
Diventare: allearsi con ciò che emerge (anche la paura), diventarlo e lasciarlo fluire fino alla trasformazione (Padronanza del Transe: contatto → mobilizzazione → direzione → trasformazione).
10.6.1 Il potere del silenzio e del vuoto
Senza impegnarti in alcuna preparazione o pratica particolare, prova semplicemente a chiudere gli occhi e a prestare attenzione ai rumori intorno a te. Le auto che passano per strada, i passi o le voci del tuo vicino di casa, la televisione o la radio, la musica. Prova a chiederti, da dove nascono? Cosa c’era un attimo prima che si producessero? Accorgiti sono suoni che nascono dal silenzio, sono vibrazioni, onde che si muovono nel vuoto. Esattamente come le onde del mare sono espressione dell’acqua, così i rumori sono espressione del silenzio. Così come le nuvole sono un fenomeno atmosferico, minuscolo evento nell’infinità del cielo, così la pienezza dei suoni, piacevoli e spiacevoli che ascolti, è contenuta, espressione di un contenitore, il vuoto che li contiene.
Come le onde indicano il mare, le nuvole caratterizzano il cielo, i suoni ci suggeriscono il silenzio, ogni contenuto ci parla del suo contenitore.
Il vuoto è il contenitore di tutti i contenuti.
Siamo condizionati ad ascoltare il suono e trascuriamo il silenzio, siamo abituati a vedere il pieno e ignoriamo il vuoto.
Questo vale anche per i nostri suoni interiori, le nostre “pienezze” interne.
Guarda dentro, i tuoi giudizi, i tuoi pensieri, i tuo ricordi, le immagini, ascolta dentro, le tue sensazioni le tue emozioni, i tuoi desideri
Prova, guarda oltre, ascolta attraverso ogni suono, lascia andare ogni pensiero, ogni emozione, non giudicare, non combattere, lascia tutto dov’è, passa attraverso, guarda oltre, coglierai il potere di quel silenzio vuoto.
Li ci sei tu.
In Sintesi
Il transe è uno stato naturale di coscienza ampliata che considera i due elementi di una relazione e il campo dove questa avviene, favorisce il contatto con una saggezza più profonda. Il sacro è la qualità di presenza che riconosce il significato in ogni esperienza. Pratiche come meditazione e rituali aiutano ad aprirsi a questa dimensione