Scende un’incombenza discreta A rispecchiare il cielo Stinto, pare, da un regista distratto
How are you today? Questa volta Amerika sorridesti i mille volti della gentilezza Sfumature molteplici di una lezione semplice Che passeggia ancora I sentieri della commozione E allerta la vanagloria dei naviganti ulteriori Per una pausa di riflessione.
Il dovuto disegno del rincaso Ti dipinge fiero E rifugio indici Alla dimora dei miei sensi paghi Che si attrezzano al compimento Di un codice notturno Scritto coi colori dell’alba
La fontana del fragore Sovrasta inebriati sensi Incute la vertigine Dei miei sorrisi Per arrampicarsi in cielo Al banchetto dei ghiacci scoscesi Cattedrali indecise Dallo sberleffo dei venti Ma scritte da un copione impavido Incurante d’imbarazzare afflati Dotti costì dall’insulto di Sé.
In risposta all’articolo di Domenico Nigro: PSICOLOGI, che tanto ci disprezzate, SCOPRIRETE MAI che IL RE È NUDO!? https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=215041541748405502#editor/target=post;postID=5658196572097689475;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=0;src=postname Dapprima sposterei il tiro, ritornando all’articolo di Domenico lascerei perdere gli psicologi. Essi non sono gli antagonisti dei counselor, anche se si propongono come tali. Essi come categoria, si sentono semplicemente,…
“Il problema non è cosa i counselor dicono di essere, ma cosa fanno. Si improvvisano guaritori e spesso sono persone che non sono riusciti a laurearsi in psicologia o medicina e cercano scorciatoie di corsi per giocare con i problemi degli altri.” Così, una psicologa italiana, descrive noi Counselor in…
Passeggiando sotto casa rovisto il fragore d’insorgere in vita
Benvenuto cielo Incombe carezze gravide E di rondini tragitti in volo
In vetta al ruggito che mi sottoponi in quiete urlo dentro il sorso pavido di soccombere alla vertigine della bellezza
L’avita dimorarisiede qui e oradove stanno le coseprima d’essere altroveIl moto sommersodi ricorsi incantatidona stasi al risveglioannunciato dal padre