Insieme
Vedemmo l’affresco dei rosa
Calare sul muso ghiacciato
Di fine millennio
Accompagnammo la cerimonia sparsa
Di luci e tabernacoli seminati a iosa
Su e giù per i navigli, verso Vigevano.
Di te
Ascoltai il sollievo intatto di una voce bambina
Sgranarsi con riguardo speciale
all’incipienza dell’ultimo buio
declinare la melodia frizzante
del mondo visto dal cuore.
Insieme
Decretammo il solco
all’onda bianca ridondante d’estasi
In rotta verso un volto degno
Per l’alba che verrà.
Alba propizia
Di accesi sorsi
Al fragore del tuo ventre.