Biotransenergetica (BTE)

Biotransenergetica (BTE)

Cos’è la BTE?

La Biotransenergetica è un atto poetico, suo intento è insegnare a riconoscere la sacralità dello slancio creativo del vivente in ogni sua manifestazione e conformarsi alle sue leggi.

La Biotransenergetica è una disciplina psico-spirituale concepita agli inizi degli anni 80 grazie ad un incontro d’amore tra Pier luigi Lattuada, medico psicoterapeuta e Marlene Silveira, psicologa, psicoterapeuta. Da allora, in oltre trentamila ore di lavoro clinico presso il Centro Om di Milano, Pier Luigi Lattuada ha perfezionato il modello teorico e il sistema operativo, creando una metodologia fondata sulla filosofia perenne delle antiche tradizioni spirituali e sostenuti dalle più recenti acquisizioni della nuova scienza, della ricerca sugli stati di coscienza, della visione integrale e della Gnosi Transpersonale.

La Biotransenergetica si dirama sul territorio nazionale attraverso diverse sedi, denominate Associazioni OM, gestite da psicoterapeuti o counselor trainer i quali sono completamente autonomi e responsabili delle attività che svolgono nel rispetto di uno Statuto e di un Regolamento dell’associazione.

OM Associazione per la Medicina e la Psicologia Transpersonale è stata fondata a Milano nel 1982 da un gruppo di medici e psicologi con l’obbiettivo di sviluppare, promuovere, diffondere l’approccio umanistico e transpersonale nel campo della salute, del benessere psicofisico, dell’evoluzione personale.

Nel corso di questi anni ha organizzato una serie innumerevole di corsi, seminari, conferenze, mirati alla sensibilizzazione dell’individuo nei confronti delle proprie potenzialità e della propria dimensione spirituale. Nella persona dei suoi membri più rappresentativi ha pubblicato numerose opere a carattere divulgativo e scientifico e partecipato a svariati congressi nazionali ed internazionali. Proprio in seno ad Associazione OM, Marlene Silveira e Pier Luigi Lattuada hanno creato la Biotransenergetica.

Om è iscritta all’EAP, European Association for Psychotherapy e all’ATP, Association for Transpersonal Psychology; è membro fondatore di FAIP Counseling.

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REGOLAMENTO SIBTE (Società Italiana di Biotransenergetica) 16

MANIFESTO TRANSPERSONALE 16

ETICA SIBTE (Società Italiana di Biotransenergetica) 16

 

Cosa può offrire la BTE?

Padronanza dell’esperienza interiore (capacità estatica, esplorazione degli stati di coscienza.

Consapevolezza e amore compassionevole (persistenza del contatto, qui e ora, volere il benessere altrui).

Sviluppo della consapevolezza di Sé attraverso l’esperienza interiore.

Sviluppo dell’amore compassionevole attraverso partecipazione e condivisione.

Superamento dalla storia personale (libertà dal conosciuto, dalla pienezza emotiva).

Transidentificazioneempatica e comprensione (padronanza del transe).

Coraggio dell’imperfezione (capacità di sbagliare).

Atteggiamento sacro (fiducia, umiltà e devozione).

Responsabilità e volontà creativa.

Partecipazione e condivisione con l’altro e l’ambiente.

Responsabilità (accettazione della propria libertà individuale).

Volontà creativa ( sviluppo delle potenzialità).

Accettazione della propria unicità (diventare quello che si è).

Entelechia: coraggio per realizzare il proprio vero Sé.

Unità tra il proprio Sé cosciente e i vari livelli dell’inconscio.

Impegno evolutivo per il benessere comune.

Liberazione dal senso di colpa, affermazione della tensione spirituale e accettazione della differenza tra le cose come sono e come dovrebbero essere.

Risanamento degli atteggiamenti e dei propri  modelli di comportamento.

Utilizzo creativo delle influenze della storia personale nell’ambiente familiare e sociale.

Dissoluzione dei propri sintomi attraverso la comprensione della loro vera natura e del loro messaggio evolutivo.

 

 

BTE è Meditazione

La Biotransenergetica propone una metodologia fondata sull’esperienza interiore e l’esplorazione delle dimensioni della coscienza, la partecipazione e la condivisione, con l’intento di realizzare la consapevolezza che si svela nelle dimensioni più autentiche del cuore, oltre i processi di pensiero della mente ordinaria; un modello terapeutico integrale e transpersonale orientato alla realizzazione del sé, in grado di intervenire con efficacia nei processi di trasformazione della coscienza.

La fenomenologia degli stati della coscienza è il contenuto sul quale la Biotransenergetica agisce mediante l’esperienza interiore partecipativa.

Con l’espressione esperienza interiore partecipativa si definiscono l’insieme delle esperienze personali, come: sensazioni, stati d’animo, emozioni, sentimenti, desideri, bisogni, pensieri, ricordi, immagini, intuizioni; e delle esperienze transpersonali, come: percezioni extra-sensoriali, esperienze spirituali, mistiche, estatiche, visioni archetipiche, sogni mitologici, rivelazioni, insight, aperture del cuore, stati non ordinari di coscienza, esperienze di pre-morte, ecc.

 

BTE è Filosofia Perenne

Da alcuni decenni si sta sviluppando in vari campi del sapere, in particolare nella psicologia e nella pedagogia, nella medicina e nell’etno-psichiatria, nell’antropologia e nell’arte, un nuovo movimento di pensiero. Tale movimento, sostenuto dalle acquisizioni della fisica moderna, della ricerca sugli stati di coscienza e delle antiche tradizioni spirituali fondate sulla meditazione, si occupa non solo dei problemi dell’individuo, ma soprattutto delle sue potenzialità e qualità più elevate.

Si tratta del Movimento Transpersonale fondato sui presupposti della nuova scienza e delle antiche tradizioni e su quella che Bohm definisce “una comprensione di nuovo ordine”, prodotta dalla padronanza dell’esperienza interiore, frutto di insight.

Nella sua ricerca, il Movimento Transpersonale integra l’esperienza del pensiero scientifico occidentale con quella delle tradizioni mistiche basate sulla meditazione, e con quella delle pratiche sciamaniche basate sull’estasi e sul contatto diretto con le forze della natura.

Anticamente, l’anelito primordiale dell’essere umano a comprendere la natura e ad armonizzarsi con essa diede vita alle prime “religioni della natura”, per le quali esiste una “unità fondamentale del creato”.

Si tratta di una visione del mondo integrale, “originaria”, di ordine estatico, secondo la quale il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, il mondo sottile dello spirito e della divinità esistono uno dentro l’altro e uno per l’altro.

Ai nostri giorni, la Visione Integrale può venire considerata la depositaria dell’antica “tradizione originaria” dal momento che non si identifica con un pensiero scientifico e con una epistemologia, che si concentrano solo sulla materia, perdendo per strada la conoscenza di Sé e di conseguenza il ”contatto con il divino”.

La Visione Integrale  opera per l’affermazione di una nuova scienza e di una nuova epistemologia fondate sulla padronanza dell’esperienza interiore, sulla partecipazione e sulla condivisione; Inoltre non trascura le qualità più elevate e genuinamente umane quali: l’amore, la compassione, la consapevolezza, la responsabilità, la fiducia, l’accettazione.

 

La BTE è Psicologia Transpersonale

La psicologia transpersonale si caratterizza come il contributo degli ambienti scientifici allo studio e alla comprensione dell’esperienza interiore di ordine trascendente. Esperienza che nel corso dei secoli ha ricevuto, dalle diverse tradizioni, numerose denominazioni: estasi mistica, esperienza cosmica, coscienza cosmica, esperienza oceanica, peak experience, nirvana, satori, samadhi, regno dei cieli, corpo del sogno, nagual, ecc.

I principali approcci psicologici attuali definiscono queste categorie di esperienze come fantasie o patologie. In base ai diversi orientamenti teorici della psicologia, queste sono state viste come un tentativo di appagare il desiderio di essere accuditi da una “madre buona”, la conseguenza di anormalità dell’attività neurale, oppure come il segno di un Io fragile incapace di distinguere tra immagini interne e realtà esterna.

L’approccio transpersonale ritiene, invece, che le esperienze interiori di ordine mistico ed estatico così come l’anelito alla trascendenza dell’io costituiscano un aspetto significativo dell’umana esperienza e degno, pertanto, di oggetto di studio da parte della psicologia…

Nella sua ricerca, la psicologia transpersonale integra l’esperienza della psicologia occidentale, soprattutto del filone gestaltico, esistenziale, umanista, con le tradizioni mistiche orientali basate sulla meditazione, come lo yoga, lo zen, il sufismo, e con quelle sciamaniche basate sull’estasi ed il contatto diretto con le forze della natura. Subisce inoltre una forte influenza dalle più recenti acquisizioni della fisica moderna e della biofisica ed è in stretto rapporto con altre scienze, quali: la sofrologia, la sociologia, l’antropologia e la parapsicologia.

Alla luce di queste considerazioni la psicologia transpersonale sembra connotarsi come un vasto movimento di pensiero e di ricerca che opera per un’integrazione tra principi e metodi psicologici e pratiche spirituali o rituali sciamanici, per una sintesi tra la mente, la meditazione, la spiritualità e la trascendenza, gli stati di coscienza ordinari e non ordinari, gli stati mistici, estatici o sciamanici.

BTE é Counseling Transpersonale

Un percorso di Biotransenergetica è un viaggio che accompagna l’individuo verso se stesso, fornendogli opportunità e strumenti per cambiare e per gestire il cambiamento. Dal punto di vista professionale questo può caratterizzarsi nell’acquisizione di competenze idonee ad istaurare con i propri clienti un rapporto di Counseling.

Il rapporto di Counseling si struttura come relazione di aiuto non direttiva, fondata su un ascolto attivo ed empatico che, in un clima di attenzione e di rispetto, pone al centro il “cliente” con i suoi bisogni, valorizzandone le potenzialità di cambiamento, le capacità di individuare autonomamente risposte che modifichino la propria situazione esistenziale, che amplino la propria visione del mondo e di conseguenza le proprie capacità di scelta.

Compito peculiare del Counselor Transpersonale, è quello di guidare il cliente attraverso i delicati passaggi dell’evoluzione della coscienza; compie un percorso che lo vede lasciare gradualmente le problematiche personali per avventurarsi nei territori archetipici dove risiedono le dimensioni del significato esistenziale, dell’esperienza spirituale, delle qualità più genuinamente umane, dell’ipersensibilità e degli stati non ordinari di coscienza.

BTE è Medicina Integrale
Il termine medicina deriva  dal latino medeor,  “medicare”, “sanare” la cui radice madhindica tutto ciò che è atto a medicare, ma sta anche a significare “intendere”, “conoscere”, “sapere”, e inoltre  “mente”, “sapienza” (sanscrito), “insegno”, “consiglio”, “delibero”, “intendo”, “imparo a conoscere” (greco).
Il termine malattia alcuni lo fanno derivare dal greco malakia, “molezza”, “debolezza”, altri dal latino male-aptus, “male atto”, “inetto”, o male-habitus, “che si trova male”.
Integrale deriva dal latino integrum,  termine composto da in che sta per “non” e tang-ereche sta per “toccare”: non tocco, cui nulla è stato tolto, cui nulla manca, intero, puro, schietto, incorrotto alle molteplici manifestazioni della forza vitale.
La Medicina Integrale è definibile come un sistema sinergico di tecnologie, dal greco tech-né, “arte” e logos, “conoscenza”, di saper fare a cui non è stato tolto nulla, cui nulla manca. Rimedio in medicina integrale è, come ricorda l’etimo, tutto ciò che è atto a sanare un’infermità.
E’ rimedio il farmaco come la parola, l’intervento chirurgico come il respiro, l’agopuntura o il rimedio omeopatico come la padronanza emotiva, il massaggio o la dieta, ma prima di tutto è rimedio ciò che si allea alla vis sanatrix naturae, alle forze intrinseche di auto guarigione dell’organismo.
La BTE si allea alla forza vitale per il rispetto della capacità dell’organismo di auto-rinnovamento e auto-trascendenza, quindi di autoguarigione e piena realizzazione del Sé.
Dicono della BTE
Esperienze, testimonianze, racconti di coloro che si si sono avvicinati alla Biotransenergetica
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L’occasione è il cambiamento, è la via… è un’espansione di me. Un modo per portare la mia luce nel mondo.
R.D. Infermiera

La salvezza, fin dall’inizio, quando ho iniziato la terapia individuale, per questo mio modo di essere un po’ “strana”. Al di là delle tecniche che a volte magari non so nominare, in realtà quello che mi piace è che mi aiuta tanto a fidarmi di quello che sento, completamente, ascoltando il cuore. Sento tanto questo: le vie del cuore.
C.Z. impiegata

Passaporto alla libertà. La libertà di esprimere e onorare quello che veramente sono, e l’ho scoperto qui, in BTE. La gratitudine nei confronti del cerchio è tale che non ha parole, ma è giusto che non abbia parole, affinché la sentiate ognuno di voi nei vostri cuori.
M.T. impiegata

La BTE per me è stato trovare la strada. È da vent’anni che faccio tante cose che mi hanno aiutato tantissimo, che mi hanno aiutato a non perdere la parte di me che è stata lasciata indietro. La BTE la sento dentro di me perché mi dà le mappe, gratifica la mia parte razionale, ma mi sta facendo fare delle esperienze e mi sta mettendo in contatto con il mio centro, con l’intento di cogliere la saggezza che c’è in me.
F.C. casalinga

Io ci provo a razionalizzare: è una scuola… è quella che mi darà gli strumenti… però per me siete una famiglia, ragazzi. La famiglia che ho scelto.
S.C. grafica

La BTE per me è la strada che mi riporta a casa. Non sono solo dei modelli ma è la mia vita, è il mio modo di vivere. Io sposo tantissimo dei valori che qui ci sono, il valore della condivisione, del guardarsi negli occhi, il valore dell’assunzione della responsabilità. Io tutti i giorni prego per una cosa, avere: mente vuota, occhi chiari e cuore puro.
C.F. commercialista

Accorgersi che viviamo immersi in un processo: la BTE è assecondare questo processo e onorarne ogni singola parte.
G.D. counselor

La BTE sta significando tanto per me; l’immagine che mi è arrivata per prima è quella dell’alberello. Mi sento un alberello che deve diventare una sequoia e sento che la BTE mi sta dando il nutrimento per diventare quella sequoia.
G.S. tecnico

Prima è stato dire “sì”, mettersi a disposizione e muovere tutto quello che arrivava. Adesso è anche dire “no”,  ma onorando e ringraziando ciò che sta arrivando; essere in grado di prendersi lo spazio per sé.
F.C. architetto

La BTE è il risveglio, è una poesia che mi porta a casa, che mi porta alla sorgente, mi fa vedere la vera natura delle cose, mi dà grandi opportunità, mi dà l’occasione di riconnettermi in maniera profonda con la mia essenza.
L.F. insegnante di danza

Con la BTE ho trovato un modo di rendere manifesto il risultato di un sogno, un sogno molto antico che riguarda me, il Cristo e le Crianças.
M.G. analista informatico

La BTE è la via del cuore.
D.M. vigile urbano

La BTE è equilibrio, la BTE mi aiuta ad andare nei posti in cui ho sempre voluto andare ma che non sono mai riuscito a raggiungere da me.
B.R. avvocato

La BTE per me è stato ed è il coraggio di guardarmi, di amare le maschere che nella vita ho sempre odiato. La BTE è stata ed è il coraggio di amare le maschere perché so e sento che dietro ogni mia maschera c’è una sorpresa. Ho scoperto che il viaggio della BTE mi porterà a continuare a togliere maschere, come in un gioco. È come un gioco.
S.V. laureata in filosofia

Quando ero stesa, ho sentito una sensazione di grande pace, di benessere. Credo di essermi anche addormentata; di abbandono totale, molto simile anche se di qualità inversa, a quando facciamo le pratiche nel bosco o quando medito, qui è molto più terreno, uno sprofondamento con la terra, benessere di qualità diversa, mentre negli stati meditativi è molto più ascensionale, ma sono tutte e due di forte benessere, quasi di beatitudine. Per me è stata magica questa cosa dell’azzeramento (…) perché questo lavoro sulla terra è l’annullamento di tutto, mentre nelle altre pratiche è più ascensionale, ma non c’è annullamento, non c’è azzeramento, come se ci fosse totale assenza di bisogno, una cosa così. Questo quando ero giù.
F.S. psicologa

Dei 7 anni che ho passato, della BTE mi sono rimaste due cose che hanno caratterizzato i miei periodi di vuoto:
1. “oggi è un buon giorno per morire”, questo ogni mattina;
2. l’altro è il massaggio di terra che faccio alle persone care, a mia figlia, e poi me lo faccio nella notte quando mi trovo da solo e sento il contatto con la terra, il radicamento, quello che di giorno mi porta via questa cosa è veramente il caro massaggio di terra e sono venuto con due intenti, oltre a tutti quegli altri, qui a questo corso di due giornate: il primo è eliminare i desideri, il secondo è osservare, non fare niente, osservare come si muovono le energie e questo massaggio è venuto molto propizio, non l’avevo desiderato, mi ha aiutato…
M.C. counselor transpersonale

Al cerchio, a voi esseri selvatici della tribù, a voi amici del cerchio, che con coraggio e istinto passeggiate nei meandri del mistero, assaporando l’inconosciuto e portando (…) dono il mio ringraziamento per la ricevuta vicinanza, (…) luce, energia, amicizia ed amore che mi hanno avvolto in questo momento di bisogno.
L’accaduto non si è ancora svelato nell’insegnamento, ma mi ha agguantato con forza brutale, con devastante paura, e violento nell’accompagnamento fatale. Io, smarrito nella morte, mi sono sentito un naufrago senza isola, accompagnato poi dalla notte oscura delle anime alla vita.
Ora cammino, l’esistere nel corpo, ammiro quest’universo nei visitati spazi della vista, nell’ascolto dell’alternarsi di silenzi e suoni, nell’olfatto stupito dal profumo di un fiore, dal selvatico odore del bosco e altro ancora.
Vorrei continuare a raccontare per accrescere il dono che ci è stato dato: la vita.
Ora, grazie al vostro aiuto, e per volontà del divino, onorerò la mia esistenza, la mia rinascita, riconoscendo ogni attimo di questa vita più intensamente, più consapevolmente e più emozionalmente.
(…) Ringrazio di cuore e dono a tutti voi uno scritto che ho letto: “Continuo a camminare sebbene non ci sia più un luogo da raggiungere, non cercare di vedere oltre le distanze, non è cosa per gli esseri umani, muoviti al tuo interno, non lasciare che sia la paura a guidare i tuoi passi”.
M.F. geometra

Ho sentito un canale che si è aperto, se ti affidi davvero alla luce del padre e della madre, la forza la ritrovi.
L.M. medico

Questo percorso è stato molto importante, in quanto mi ha fatto trovare un significato del contatto per me con la luce. Un significato che non avrei pensato. È avvenuto attraverso una danza e immagini che mi hanno portato a vivere la gratitudine che nasce dalla profonda compassione (…), donandoci la possibilità di evolvere. (…) Una gratitudine che ho lasciato entrare in ogni mia cellula e nella matrice delle mie cellule e vedrò a che cosa mi porterà.
R.V. medico

Nella mia esperienza a volte la meditazione diventa quasi un rimedio antidolorifico, è pratico, è comodo, se padroneggi la tecnica arrivi a eliminare il sintomo ma non risolvi il problema. La meditazione può diventare questo, se non è supportata da un processo più forte ed è qui che forse subentra il lavoro transpersonale, perché sicuramente è uno strumento fantastico, utilissimo. Quello che la mia esperienza è che ad un certo punto usavo la meditazione perché padroneggiando la tecnica riusciva a togliere il sintomo.
L.G. medico

La cerimonia è stata molto bella e intensa, soprattutto in fatto di prendersi la responsabilità, l’intento è quello di entrare sempre di più nella responsabilità che per i primi quattro anni uno si dice che è qua per prendere, per imparare, con un clima molto di sperimentazione, lanciarsi, ma non c’era quella dimensione in cui dici “ok, il livello cambia”. Il rituale di iniziazione è stato molto bello perché ha proprio concretizzato questo aspetto della responsabilità. Ok, sei figlio e nei quattro anni puoi sperimentare anche delegando la responsabilità… però qui diventa pulito il concetto della responsabilità, in quanto lo vai a togliere da tutti quegli attaccamenti anche egoici, nel senso che magari durante gli anni tu rispondi bene alle domande per far piacere a P.L., mentre invece adesso la responsabilità diventa “togli tutto questo”, in quanto ti viene richiesto nell’investitura iniziatica l’impeccabilità, riconoscendo i limiti, però è ora che sei grande! Sei adulto e pedala!
Questo mi ha commosso molto, alle parole che hai detto mi hanno commosso molto portando questa vibrazione, questo ritmo, quest’estorsione del campo di coscienza portato sulla responsabilità. Questo è il tuo posto e onoralo per quello che riesci a fare poi gli occhi negli occhi nella scelta del tutor è stata un’esperienza molto forte dove passavano proprio le emozioni, le sensazioni, i pensieri, le proiezioni e quindi è stato molto intenso anche a livello vibratorio. Quando sono entrato in contatto con L., mi ha preso una liberazione molto forte… Sentivo le varie qualità vibratorie che ti facevano comprendere l’Axè di quella persona… mi è piaciuto molto. Confermo che tenterò di impegnarmi, lo dico a chi mi ha scelto come tutor, per offrirvi quello che ho appreso… Io tenterò di seguirvi e darò tutto me stesso e ringrazio chi mi ha scelto… sicuramente non è casuale e avrò tanto da apprendere.
F.M. psicoterapeuta

È stata un’esperienza molto forte e ancora adesso sono in vibrazione. Sentivo entrare quest’energia dei nuovi arrivati, energie molto belle, ed è stato un lavoro che ha portato una grande apertura di cuore e mi ha fatto contattare ancora di più Nanà, il tornare e l’accogliere.
M.B. psicoterapeuta

Ho riconosciuto in ogni persona che mi ha guardato un aspetto del mio carattere e della mia corazza caratteriale. Ho vissuto la dimensione del viaggio in questa esperienza… ho riconosciuto le mie resistenze e sono molto contento che qualcuno è venuto a chiedermi di essere il suo tutor, ma specifico che con tutti mi sono sentito molto molto vicino.
D.G. psicoterapeuta

Nel corso della pratica di oggi è come se, pian piano, ritornasse a me tutta l’energia, tutto ciò che mi appartiene, tutta la P. che conosco, tanto che alla fine, quand’eravamo sdraiati, ho avuto delle visioni di rapporti sessuali molto belli, molto dolci, come se fosse la prima volta che facevo l’amore, come se mi ritrovassi come donna, come femmina, come P. per come mi conosco. La parte della danza è stata molto bella perché mi sono catapultata intorno al fuoco, in un cerchio di sole donne intorno al fuoco ed era una danza per onorare il dio fuoco.
La sensazione è come se si fosse chiuso questo cerchio, che in anni di analisi mi ha portato a capire certe cose, ma quello che è arrivato, è arrivato proprio nell’iniziazione, e la comprensione, è come se si fosse chiuso qualcosa. Non so dove mi porterà il lavoro, ma è stato veramente molto bello.
P.G. psicoterapeuta

Anche io all’inizio sentito la stessa difficoltà, che il gruppo era troppo grande quando è cominciato al primo anno, poi ho visto la ricchezza e il concetto di biodiversità, del mescolarsi e vedere le risorse dell’altro, e tutto quello che deriva da questa capacità di stare insieme.
A.P. psicologa

La prima domanda che spesso è posta quando si entra in un cerchio è: ”Come sei approdata alla BTE?”.
L’incontro con la Biotransenergetica avvenne quasi venti anni fa, quando il “destino” mise sul mio cammino un mio Cliente, che si occupava di ricerche di mercato e che lavorava per un’azienda con la quale collaborava da qualche tempo.
Questo psicologo, neoassunto, durante le nostre conversazioni telefoniche mi raccontava, oltre che le necessità strettamente collegate alla mia professione e la sua, di tamburi sciamanici, di Biotransenergetica, di percorsi di crescita personale.
Non capivo niente. O meglio, la mia mente mi urlava che erano follie, la mia cultura cattolica non mi concedeva neppure di nominare la parola “sciamanesimo”, Energie sottili. Quindi archiviai l’incontro come un bell’incontro e una bella persona, ma che certamente doveva rimanere ben lontano da me.
Allora non capii, non risposi alla chiamata. Allora ero così identificata con la mia vita, con i miei schemi, che non ascoltai. Tutto quello di cui questa persona mi parlava suonava così familiare e allo stesso tempo così lontano, oscuro e pauroso. Per caso, dopo forse dieci anni, mi regalarono il libro di Pier Luigi Lattuada “la Biotransenergetica” e di nuovo nulla. Lessi le prime pagine, naturalmente non collegai il mio Cliente al libro, a cioè la stessa disciplina, e di nuovo mi allontanai. Il nostro Sé è paziente, per fortuna, e intorno ai quaranta anni mi resi conto delle grosse difficoltà che avevo. Sono sempre stata abituata ad auto analizzarmi, a cercare di migliorarmi. Le meditazioni che facevo nel mio periodo scoutistico e i ritiri spirituali mi avevano aiutato a procedere, a crescere. Però mi resi anche conto che ero diventata molto brava a giustificarmi, a perdonarmi, a punirmi sempre per le stesse cose. A quarant’anni mi sentivo in una spirale dalla quale non riuscivo a uscire. Sempre rivolta su me stessa, ma senza via di soluzione. Intrapresi diversi corsi di consapevolezza. Incontrai uno sciamano, iniziai danza terapia, arte terapia e lo studio dei Chakra. Andai in India e la mia mente cominciava ad accettare che forse poteva esserci altro oltre a quanto conoscevo fino ad allora. Poi cinque anni fa mi venne l’idea di iscrivermi a una scuola di counseling. Lo scopo era comprendere me stessa, l’idea di entrare in un contesto d’aiuto non mi apparteneva. Per me era “solo” iniziare un percorso di crescita. Una sera incontrai una persona in ascensore, allora abitavamo nello stesso palazzo, che mi disse che anche lei aveva questa intenzione. Poi la magia: tra tutte le possibili scuole mi disse che le “ispirava” la scuola di Lattuada. Allora ho risposto. Sapevo che era giunto il momento. Sapevo che quello era il mio modo. A dire il vero non sapevo niente, ma mi sono fidata. Ho risposto, ho detto sì e mi sono iscritta. Ho ricollegato il mio passato e le volte che questa disciplina si è presentata a me e ho compreso, seppur nella totale ignoranza, che dovevo andare in quella direzione. È stata la mia salvezza. Lo strumento che mi ha portato a contattare la parte più vera di me.
C.C. imprenditrice

 

La BTE “sballa parecchio”, e secondo me diventerà illegale.

M. R. Responsabile di comunità

 

Per me la BTE è casa

M. S. avvocato

 

Per me la BTE è stata la vita

G. A Psicoterapeuta

 

E’ stata ed è la via più completa che mi ha insegnato cos’è la visione transpersonale che io porto nella mia vita di tutti i giorni.

C.R. Counselor Trainer

 

Per me la BTE è la possibilità di vivere concretamente la bellezza di un atto poetico e allo stesso tempo la possibilità di lasciare allo zero tutto ciò che avverto come ferita, come pesante lungo gli anni di percorso.

M.G. analista informatico

 

Per me la BTE è amore, cura, potere personale, realizzazione è un faro al di la degli agguati e è essenza, unione, è la mia famiglia è casa.

S.A psicoterapeuta

 

Per me la BTE è un messaggio di luce che passa attraverso l’ombra.

S.P. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è una cosa che mi sta facendo vedere delle possibilità che ho a livello di persona e un opportunità per stare insieme a persone che decidono di togliersi la maschera e rinunciare ai propri atteggiamenti quotidiani e stare insieme nella direzione della trasformazione.

D.G. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è Io che mi ha permesso di essere un  migliore strumento di pace per spiritualizzare la materia e materializzare lo spirito per imparare ad essere più in comunione con gli altri andare oltre alla mia storia personale e ai miei agguati.

A.S.M psicologo

 

Per me la BTE  È molte cose, le riassumo così, la via, la strada, il cammino, il viaggio che condivido con tutti voi ed è anche l’essenza, il ritrovarmi per quello che sono

C. G. psicologa

 

Per me la BTE  in questo momento è soprattutto integrazione e cura.

G.M. medico,. Psichiatra, psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è lo zero la via per scomparire e ritrovare se stessi.

E.P. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è la via maestra che ha un cuore e mi conduce al Sé

E.G. Counselor Trainer

 

Per me la BTE  è stata fortemente morte e rinascita e la continua ad essere sia  nella vita che nel lavoro per questo mi accompagna come una casa, una famiglia.

P.G. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è amore che cura in azione.

C.B. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è conoscenza possibilità amore scoperta morte rinascita vuoto pieno tante cose ma in realtà è l’ essenza che mi connette all’essenza, all’uno.

C.C. artista

 

Per me la BTE è un fiume, uno dei tanti fiumi, quello che ho incontrato sulla mia strada, che si connette alla fonte dove ci sono tutte le   grandi saggezze dell’umanità, il cuore, il luogo dove dimora il cuore di ogni saggio e questo fiume insieme agli altri sfocerà nel grande fiume della coscienza dove mi auguro che scompariremo.

L.I. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è semplicità, libertà, casa.

G.A. Commercialista, psicologo

 

Per me la BTE è  una visione che mi ha permesso di integrare diversi mondi e diversi modi che abito ancora oggi e questa integrazione mi libera, rende più ampia la mia visione.

S.C. Counselor

 

Per me la BTE è il Transe.  Il Transe prima era una fascinazione, poi l’ho incontrato e sperimentato ed è quella vena che sento di goderne, una relazione di un buon amore.

G.D. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è uno strumento, una strada che va verso la verità e verso il cuore.

A.R. Counselor

 

Per me la BTE  è uno strumento di cura, di guarigione, di aiuto.

V.S. Counselor

 

Per me la BTE  è una via molto importante di conoscenza per conoscere il mondo che mi è circostante e essere in relazione migliore con me stesso e con il tutto.

S.G. Counselor Trainer

 

Per me la BTE  è morte e rinascita, è una forte cura, mi ha donato degli occhi nuovi.

E.T. Psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è stata la mia salvezza da me stessa, la mia morte e la mia rinascita, grata.

C.C. imprenditrice.

 

Per me la BTE  è uno strumento, visione del mondo, fondamento su cui costruire la vita non solo lavorativa  ma anche quotidiana molto utile per farmi apprezzare ancora di più il contatto con la natura che davo per scontato.

V.C. psicoterapeuta

 

Possibilità di ritrovarmi a casa in condivisione con altre annime in cammino

C. S. psicologa

 

La BTE mi ha cercata  e l’aspettavo anch’io. Dove tutto ti parla, dove ottieni qualsiasi risposta se fai la domanda, meglio di così.

G.S. counselor, impiegata

 

Per me la BTE  è tutte le cose che ci siamo detti,  è questo cerchio magico, è questo luogo splendido, è Pier Luigi, ed è sempre qui e si estende fino a dove desideriamo che vada.

F.T. Architetto

 

Per me la BTE  è modo per vivere, per essere vivi.

S.T. osteopata

 

Per me la BTE  è gioia di vivere, integrazione e sintesi

V.G. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è cura, sapere creativo, rinascita.

M.I. Counselor

 

Per me la BTE  è un modo di pensare, sentire, agire, la via che mi ha permesso di passare da una vita che non mi piaceva a una dove mi sento in pace, felice, realizzata e grata ed è la via che mi ha permesso di comprendere perché sono qui e cosa ci faccio in vita.

S.M. Counselor

 

Per me la BTE  è cerchio, tribù nel quale fluisce l’amore che mi ha insegnato a riceverlo e soprattutto mi sta insegnando ad amare.

M.B. ostetrica, psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è  stata una via che mi ha rimesso sulla via, ci sono tante vie ma bisogna sapere scegliere. La guarigione del mio passato, la libertà dal mio passato, il riconoscimento, la consapevolezza, la responsabilità e la gratitudine del presente e la fiducia nel futuro, sapere qual è la mia direzione.

R.S. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è appartenenza, passato, presente  e futuro nel qui e ora. E’ ricevere e dare, continuo cambiamento, ma soprattutto è sapere che non ci lasciamo.

M.B. Counselor trainer

 

Per me la BTE  è la via che mia ha concesso il privilegio grandissimo di svegliarmi dal sonno in cui ero sprofondata. Per questo sono infinitamente grata e lo sarò sempre E’ un risveglio che continuerà perché è un orizzonte infinito. In questa fase è  soprattutto grande nutrimento, che poi porto nella mia vita ordinaria è naturalmente è anche gratitudine.

G.R. psicoterapeuta

 

Per me la BTE  è processo vivo che mi trasforma continuamente, me con me, me con l’altro, me con il mondo ma soprattutto è la tua trasformazione continua e che ci porti. Grazie.

M.D Counselor

 

Per me la BTE  è tutto quello che avete detto, la vita, il modo di vivere e di stare insieme considerando il versante scordato, è un processo che adesso è nato ma che andrà avanti molto, molto  di più, questo è solo l’inizio.

F.G. psicoterapeuta

 
 

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