Arrivando
riconobbi sprazzi di casa
riconobbi sprazzi di casa
E l’intatto sorriso di un affetto vero.
Negli occhi ho la carezza rispettosa
Della tua presenza amica
L’afflato di stare insieme
Specchio.
Porti con te gli anni trascorsi
Intessuti dal ricamo sontuoso della dignità
Storia scolpita nell’incantesimo del tuo volto
Libro aperto sull’epica di giorni normali
Ricchi del fasto del tuo passaggio in vita.
Rifletto l’epopea dei miei passi
Nela coreografia dei tuoi gesti
Che hanno conservato toni familiari
Impressi al mio cielo
Dalla consuetudine spavalda della gioventù
E dal subbuglio della memoria
Che alla nebbia sussurra l’acerbo sale
E ti ritrova una notte di tarda estate
Nel rigoglio dei tempi
Dediti alla benevolenza di un’antica fragranza.
Quando vado ti porto con me
A ingaggiare la melodia di un’etica vera
Tra i miei pensieri e il tuo cuore
Grato