Il sistema di conduzione dell’energia, tramite un insieme di canali, è peculiare della Medicina Cinese; si tratta di strutture immateriali, ma la cui esistenza è chiaramente e facilmente evidenziata da una serie di prove: dalla particolare conducibilità elettrica al Tecnezio radioattivo con cui si dimostra il passaggio nei canali di agopuntura, non solo di messaggi elettromagnetici, ma anche di ioni e si evidenziano anche i decorsi interni dei canali, prima conosciuti solo attraverso la tradizione e la sintomatologia ad essi correlata. La teoria dei canali, nasce sempre dal rapporto uomo (microcosmo) che presenta le stesse caratteristiche del macrocosmo: l’energia è vita, il suo fluido ed armonico scorrere nei canali mantiene benessere e salute, analogamente le grandi canalizzazioni della Cina portarono acqua (vita) dal nord, diminuendo le disastrose esondazioni, al sud cronicamente siccitoso. In questo rapporto le esondazioni corrispondono, nel microcosmo costituito dall’uomo, alle patologie da eccesso, la siccità a quelle da carenza. In Occidente i canali, causa il loro decorso dall’alto al basso, sono chiamati erroneamente meridiani.
L’organismo umano può essere concepito come un sistema biofisico comunicante con l’esterno, in cui gli organi fungono da accumulatori di energia e i canali da cavi conduttori.
E’ importante, come afferma Finestrali, introdurre il concetto direte, insieme caratterizzato dalla non-linearità, per cui un segnale può viaggiare lungo un percorso ciclico e diventare un anello di feed-back, acquisendo così capacità di autoregolazio ne. Ogni parte è collegata alle altre, è un “nodo” della rete. L’auto-organizzazione è il concetto centrale della visione sistemica della vita. Le proprietà di un sistema vivente, sono proprietà che nessuna delle parti singolarmente possiede, in quanto non sono intrinseche, ma nascono dall’interazione delle parti stesse. In una visione meccanicistica il comportamento delle parti determina quello del tutto, in una visione sistemica il comportamento del tutto determina quello delle parti, che a loro volta, inestricabilmente, lo influenzano. Una conseguenza importante della visione della realtà come rete inseparabile di relazioni è la modificazione del concetto tradizionale di “obiettività scientifica”. Come afferma Heisemberg: “ Ciò che osserviamo non è la Natura in se stessa, ma la Natura esposta ai nostri metodi d’indagine”.
Ogni sistema vivente risponde ad uno stimolo mediante cambiamenti strutturali nella sua rete non lineare, riorganizzando i propri schemi di connessione. Ecco perché l’infissione di un ago determina effetti così importanti. Gli aghi d’agopuntura, generando, come scritto precedentemente, microcortocircuiti nell’ordine di millivolt, rappresentano lo stimolo modulante ideale, per il corpo umano, che è formato prevalentemente d’Acqua, in grado di veicolare informazioni nell’organismo. Quando una molecola attiva un sistema biologico e trasmette il suo segnale nell’acqua, si determina la cosiddetta: “Biorisonanza”. Le molecole vibrano, governando le funzioni biologiche e biochimiche, e, come afferma Caspani, l’acqua, è il vettore dell’Energia: è un dipolo che, idratando gli ioni, costituisce un vero “cristallo liquido”: l’ antica e segreta leggenda cinese sull’ uomo-cristallo. Inoltre, idrata le proteine, costituendo una formazione colloidale ove si muovono liberamente. La disidratazione (la “ Secchezza Zao”: elemento cosmopatogeno della Medicina Cinese) condensa il “sol” in “gel”. L’acqua forma i cosiddetti liquidi organici Jinye, che influiscono sui fenomeni colloido – osmotici dell’organismo.
L’acqua è estremamente reattiva e questo determina la formazione di clooster:macroaggregati di molecole d’acqua e di altre sostanze che, solitamente, si formano avendo come innesco sostanze inquinanti, questo determina una serie di problematiche tra cui la difficoltà degli scambi gassosi, in quanto tendono ad occludere i pori cellulari.
Il flusso determinato dall’infissione dell’ago “si diffonde”, inoltre, lungo i canali d’agopuntura, strutture unicamente funzionali, immateriali che decorrono nei piani di clivaggio connettivali lassi, situati tra le ossa e i muscoli, dove vi sono, unicamente, rare cellule connettivali, circondate da una soluzione di acqua e sali, altamente conducente (Caspani).
Nel 1992 la membrana cellulare è stata riconosciuta dal Parlamento Europeo quale “oggetto privilegiato” in quanto sede delle interazioni bio-elettromagnetiche, grazie alle molecole proteiche polari che contiene. Le attività recettoriali della membrana cellulare sono più numerose a livello dei punti d’agopuntura, dove la resistenza elettrica è ridottissima, rendendole idonee all’assorbimento selettivo di ogni stimolo. I punti sono i luoghi privilegiati per mantenersi in equilibrio con i cosiddetti agenti cosmopatogeni: vento, calore, umidità secchezza e freddo che, se sono adeguati all’organismo, esercitano una benefica azione di stimolo, altrimenti determinano squilibri energetici.
Ci troviamo di fronte ad un sistema complesso; lo yin e lo yang, infatti, non sono altro che un codice interpretativo dei meccanismi del nostro organismo. Occorre decifrarlo e, probabilmente, la chiave si trova nei meccanismi del “caos” (C. Corbellini), indispensabili per penetrare sia le leggi della natura sia della meccanica classica e quantistica.
La non linearità, cioè la non rappresentabilità attraverso schemi matematici lineari, tipica dei sistemi complessi, è la radice del comportamento della natura, dove regnano le leggi del disordine: il Caos. Le leggi “vere” della fisica sono quantistiche, la meccanica classica fornisce unicamente una descrizione, valida, e solo approssimativamente, per gli oggetti macroscopici. Ad esempio una sbarra di metallo, caratterizzata da un aspetto estremamente compatto, ai nostri occhi, classica rappresentazione di un oggetto pieno e massiccio, in realtà è composta da una struttura costituita pochissimi atomi e da un nugolo di particelle che si muovono vorticosamente tra loro, occupandone la quasi totalità del volume.
La meccanica quantistica è probabilistica e, quindi, la maggior parte degli eventi naturali è al di fuori delle nostre possibilità di controllo e di previsione esatta; bastano piccole variazioni dei parametri di un sistema per mutarlo profondamente: in nanoelettronica, il passaggio di un singolo elettrone determina una variazione di potenziale e, quindi, un segnale.
Corpo e mente in Medicina Cinese: oltre la psiconeuroendocrinoimmunologia.
E’ fondamentale sottolineare l’unità somatopsichica della Medicina Cinese il termine somatopsichico è fondamentale in Medicina Cinese, perchépsicosomatico è troppo abusato, come oggi olistico, e dava l’impressione che la psiche agisse sul corpo, ma che si trattasse comunque di due entità distinte. Nella Cultura accademica occidentale decisivo è stato l’approccio della Medicina Psicosomatica ed in seguito della Psiconeuroendocrinoimmunologia (C. Corbellini) che hanno permesso di ritrovare un denominatore comune tra le varie culture mediche. Infatti, si è passati da un’interpretazione meccanicistica dell’agopuntura, come semplice sommatoria di risposte riflesse, alla Psiconeuroendocrinoimmunologia che, da un lato riscopre e dà un’identità precisa alle malattie psicosomatiche, dall’altro da ragione di quella che sembrava essere una bizzarria della medicina cinese: l’identità del sistema nervoso con il sistema immunitario. Si è tornati ad una concezione di tipo galenico, ad una visione olistica dell’uomo, visto in un equilibrio globale, mantenuto anche da messaggi umorali, a sua volta in equilibrio con il mondo. L’’impostazione basata sul modello PNEI, alla luce delle nuove scoperte in campo bio-medico, non è più sufficiente ad interpretare la complessità dell’organismo umano e va, quindi, v integrata in un più vasto modello che interpreta l’uomo come un sistema adattativo coerente mente-corpo.
L’epigenetica e le più recenti dimostrazioni hanno evidenziano come onde elettromagnetiche di bassa frequenza (50 Hz) e di bassa intensità (0,6 millitesla) siano in grado, ad esempio, di differenziare cellule staminali in cardiomiociti. Si registrano suoni puri emessi fisiologicamente dalle cellule, contrapposti ai rumori incoerenti emessi dalle cellule in via di degenerazione od indirizzate all’apoptosi. Tutte queste scoperte hanno portato ad interpretare l’organismo umano come un sistema informato, che funziona come un unico network cognitivo, una rete in cui non c’è distinzione fra mente e corpo, ma in cui la mente e’ profondamente incarnata ed il corpo influenza in modo determinante gli stati psichici e mentali: la visione classica della Medicina Cinese.
AGOPUNTURA E ENTAGLEMENT
L’entanglement, come afferma Pier Mario Biava, è un concetto innovativo della Fisica quantistica, che è traducibile come intreccio, secondo il quale la realtà è rappresentata come un tutt’uno unificato e inseparabile all’interno di campi di energia e d’informazione. L’entanglement, individuato e studiato a livello subatomico, si ritiene che possa agire anche a livello macroscopico, quindi a livello biologico.
Nella ricerca scientifica, dalla medicina alla fisica, dall’antropologia alla psicologia, emerge sempre di più il concetto di relazione come principio fondante del fenomeno vita.
La nuova visione della vita risulta, quindi, sistemico-complessa, ossia non come semplice sommatoria di strutture, ma essenzialmente come interrelazione tra le strutture stesse.
Per esempio, da una parte, gli studi epigenetici mostrano come l’espressività genica del DNA sia influenzata dall’ambiente cui si rapporta (alimentazione, emozioni, esposizione a sostanze tossiche, virus, stress, etc…), dall’altra la psicologia evidenzia quanto la soggettività e lo sviluppo dell’individuo sia in relazione all’ambiente affettivo, sociale e culturale, alle interrelazioni famigliari, ai rapporti sociali, in cui cresce. S’iniziano a comprendere i processi di quanto ho remotamente scritto in ”Meccanismi d’azione dell’agopuntura e inquinamento”: la nuova interrelazione tra uomo e ambiente, con la difficoltà dell’uomo ad adattarsi, dati i tempi brevi, all’inquinamento ambientale, alla vita sempre più stressante e ai nuovi rapporti lavorativi, famigliari e interpersonali.
Si riscopre l’unitarietà corpo-mente della medicina cinese in cui l’uomo è un’unità complessa formata da dimensione psichica, somatica, relazionale e sociale, nonché dalla sua storia ontogenetica e filogenetica che lo ri-contestualizza nel suo rapporto con l’ecosistema: la riscoperta del rapporto microcosmo-macrocosmo: L’antica affermazione dell’agopuntura:”L’uomo risponde al cielo e alla terra”.
A questo punto è importante introdurre e chiarire il concetto di Cuore della Medicina Cinese.
Il Cuore, Zang (organo) della Medicina Cinese è il centro delpensiero, dell‘intelligenza, ma anche delle emozioni, che, provenendo dagli organi e visceri, divengono coscienti e autocoscienti(infatti, l’autocoscienza è caratteristica degli esseri evoluti, mentre la coscienza del sé è presente anche nelle forme di vita animale più semplici) ed acquisiscono il “colorito affettivo“. Il cervello, invece, nella fisiologia energetica, ha una funzione di mero effettore, di coordinatore di funzioni, una specie di computer, la cui capacità di collegamento rapido è stata dimostrata dalle ricerche occidentali: infatti, il cervello fa bing. Uno studio neurobiologico ha dimostrato che se, dalla periferia dei nostri sensi, ad esempio, dalla coda dell’occhio emerge una sagoma, realizziamo immediatamente che c’è un veicolo verso di noi, soverchiando tutte le informazioni che stiamo percependo in quel momento. In pochi millesimi di secondo, si sincronizzano, in ampiezza e fase, aree del nostro cervello distanti fra loro. La neurotrasmissione sinaptica è troppo lenta perché giustifichi questo fenomeno che, in base alla teoria dei campi quantistici, potrebbe trovare una spiegazione nella rottura della simmetria neuronale, determinando oscillazioni cerebrali coerenti istantanee. L’istinto di sopravvivenza permea tutto il nostro organismo; la centralità del Cuore è probabilmente legata anche alla ricerca in vivo sull’uomo, tipica della Cina: sezionando il Cuore, l’uomo moriva istantaneamente. La “tortura cinese” consisteva nel lasciare a disposizione dei medici i condannati a morte per investigare in vivo i meccanismi d’azione del nostro organismo. Da non trascurare, inoltre, la centralità del simbolismo cuore/sangue presente in molte culture antiche.
Il Cuore è la residenza dello shen, termine che indica il complesso delle attività mentali, emozionali e spirituali che caratterizzano l’essere umano, al cui coordinamento e coesione è deputato. Grazie al Cuore l’uomo intravede la propria via, il suo specifico destino.
Tutte le emozioni portano sempre attacco agli Shen del cuore. Ricordiamo che è a livello del cuore della Medicina Cinese che le emozioni divengono coscienti e autocoscienti. Ognuno dei Cinque zang è portatore di particolari valenze psicodinamiche, che concorrono armonicamente a determinare l’attività psico-emozionale e che, se sono perturbate da stress emozionali, possono determinare stati di squilibrio, che causano alterazioni a livello prima energetico, quindi funzionale ed infine organico.
Lo studio dello stato psico-emozionale è una chiave d’accesso per valutare, anche ad uno stadio estremamente iniziale, l’entità dello squilibrio che, se non risolto, determinerà progressivamente disturbi a livello energetico, funzionale, organico.
Il rilevamento di tali disordini impone di indagare lo squilibrio presente a livello psichico.
Bisogna riequilibrare gli scompensi psicocorporei, occorre servirsi di una chiave di lettura del paziente che si basi sulla concezione dell’essere umano tramandata dalla Medicina Tradizionale Cinese. Ogni organo presenta tre aspetti: fisico, emotivo e mentale.
L’essere umano non è concepito, in fisiologia cinese, secondo un sistema di valori, per cui, la mente assume una posizione preminente rispetto alle emozioni ed al corpo. Infatti, corpo, emozioni e “mentale” non sono altro che tre manifestazioni energetiche dotate di differenti qualità espressive. Siamo di fronte ad un passaggio circolare Yin Yang, inestricabilmente intrinsecati a spirale: la spirale della vita.
Lo Yin Yang esistono come totalità e, quindi, simultaneità, pur essendo sempre in un continuo divenire. La diacronicità è dunque solo una caratteristica del frammento che noi osserviamo, un’apparenza, un fenomeno.
La guarigione è indurre il paziente a mettersi in armonia con il mondo, con l’UNO.
Il nostro microcosmo, dato dall’unità corpo-spirito- mente, deve rimettersi in equilibrio con il macrocosmo.
Diversi modelli di lettura del reale e hanno sviluppato un nuovo modo di concepire l’uomo e la sua fisiologia come un “sistema organizzato” costituito da reti di relazioni, aperto a un flusso informativo. Analogo all’attuale concetto di rete dell’agopuntura. L’essere umano così concepito è inserito in reti più ampie quali la famiglia, la società e la cultura, che a loro volta fanno parte di un grande ecosistema naturale, in cui tutte le parti che lo compongono si corrispondono fra loro. In questa prospettiva il concetto di malattia è considerato come il risultato di un’interazione di più fattori che possono essere studiati su vari piani. Lo spostamento da una visione atomistica e riduttiva dell’uomo e del mondo a una teoria del campo unificato, comporta la possibilità di leggere la malattia come espressione di un disagio multifattoriale, in cui tutta la complessità della rete delle esperienze umane concorre nel determinare la manifestazione specifica. Si riprende il concetto estremo orientale in cui una parte del corpo, risponde all’intero organismo e che il disturbo di una singola parte si riflette all’intero organismo, che, a sua volta, la condiziona ed è condizionato dal mondo esterno. Le stesse terapie antiaging hanno evidenziato l’importanza, oltre della genetica, delle relazioni sociali: chi vive a lungo, ha relazioni sociali, in cui il ruolo dell’anziano è riconosciuto, ha interessi e ha una vita sessuale anche in tarda età. Questo, naturalmente, senza trascurare l’importanza dell’alimentazione e della respirazione, che, secondo la tradizione, sostengono la cosiddetta energia congenita: il pool di energia che abbiamo alla nascita.
Tale modo di concepire il reale trova convalida nel concetto di entanglement, sia nell’inseparabilità tra mente e corpo sia nel metodo, in quanto l’informazione si trova ad essere costellata continuamente secondo più punti di vista, con l’obiettivo di creare un campo in-formato in cui l’individuo si riconosca e, partendo dal quale, possa riordinare e ri-significare la sua vita.
Questa visione spiega la notevole efficacia dei trattamenti combinati di agopuntura e psicoterapia, trattamenti che risalgono all’epoca Ming, quando veniva chiamata: ”Terapia delle parole con le parole”. La descrizione in forma dialogica mostra che erano applicate modalità psicoterapiche tuttora attuali.
Su questi presupposti, secondo cui il legame di entanglement è informazione, il modello descritto trova riscontro anche nei più recenti studi in campo oncologico ed epigenetico. Gli studi sulle cellule staminali, confermano, infatti, l’importanza dell’informazione significante, e alla significazione dei messaggi, diffusa attraverso un ampio network molecolare ai fattori di crescita cellulare che differenziano i diversi tessuti dell’embrione, costituendo così ciò che si definisce un “sistema complesso adattativo”. “Sistema complesso” perché l’embrione è costituito da una rete di cellule che agiscono in modo organizzato sotto il controllo del DNA, “adattativo” perché la progettualità scritta nel codice genetico è regolata nell’espressività genica dalla modulazione relazionale con l’ambiente. E’ l’ancestralità della Medicina Cinese, che si esprime attraverso lo sviluppo guidato dai meridiani straordinari. Questo spiega perché, quando in agopuntura si vuole ottenere un’azione strutturante e riequilibrante profonda, bisogna agire sui punti di comando dei cosiddetti canali straordinari che resettano l’organismo. Nel contempo la predisposizione genetica alle malattie è individuabile nella fragilità costituzionale di un elemento-movimento. Le ultime scoperte e l’agopuntura sono inestricabilmente correlate.
Lo sviluppo embrionario avviene secondo linee organizzate dai processi di moltiplicazione e differenziazione che avvengono per tappe complesse, sino a costituire l’organismo definitivo. In questo modo, dalla cellula staminale totipotente, derivano prima le cellule staminali pluripotenti, poi le staminali multipotenti, quindi le oligopotenti sino a determinare la forma definitiva del nuovo essere. Questa successione di passaggi, studiata in profondità dalla moderna biologia, è assai simile alle più recenti osservazioni evidenziate dall’ecobiopsicologia, dalla psicologia analitica junghiana, che si rifà al pensiero orientale, nonché dalle recenti osservazioni sull’influenza dei campi morfogenetici archetipici nel determinare la struttura dell’organismo in toto, in cui si evidenzia una “coerenza biologico-psicologica altamente complessa”. Dall’archetipo si costellano, via via, differenti livelli d’integrazione fra dimensione filogenetica dell’evoluzione biologica con le corrispettive immagini mentali, determinando così una “coerenza” biologico – psicologica altamente complessa. Questa “coerenza” si sedimenta nell’inconscio collettivo, andando a costituire l’armonia dei processi adattativi bio-psicologici con l’ambiente che possono, dunque, essere risvegliati nelle immagini della coscienza. L’organismo umano è, quindi, un sistema cognitivo che funziona come un unico network e l’informazione significante fa parte di un sistema cognitivo più complesso, in cui la cognizione, la coscienza e l’autocoscienza rappresentano l’essenza di ciò che chiamiamo vita. Un modello incredibilmente rappresentato già anticamente nella Medicina Cinese.
Il concetto di malattia viene considerato come il risultato di un’interazione di più fattori, che agiscono sulla costituzione pregressa : la multifattorialità che ritroviamo nella Medicina Cinese Classica, medicina che aveva, sin da tempi remoti, compreso che un’infezione è determinata non solo dall’agente infettante, ma da un’insieme di elementi: Psiche, stanchezza, stress, cause atmosferiche e climatiche che agiscono sulle difese dell’individuo, correlate alla costituzione di base.
Ribadiamo che il concetto di entanglement si ritrova sia nell’inseparabilità tra mente e corpo sia nell’ obiettivo di creare un campo in-formato (cioè che forma) in cui l’uomo possa riordinare e ri-significare la sua vita. Nel pensiero orientale, anche sciamanico, è considerato fondamentale avere un progetto di vita, sia per il proprio benessere psicofisico, sia per instaurare validi e solidi rapporti di coppia nell’età adulta.
Gli studi sulle cellule staminali, confermano, infatti, l’importanza dell’informazione significante dando luogo, come precedentemente scritto, ad un “sistema complesso adattativo”.
A questo punto dobbiamo focalizzare l’attenzione sui canali extra: l’esperienza, diretta e indiretta, dell’agopuntura eseguita in Cina, ci mostra come in realtà i Cinesi operino essenzialmente su tali canali, denominati “Curiosi” ed indagare la loro azione sui meccanismi omeostatici e i parametri biologici dell’organismo. Infatti, la teoria che viene proposta agli occidentali degli zang fu (organi e visceri) come base delle terapie agopunturistiche, è essenzialmente frutto di scelte politico-economiche di insegnare un’agopuntura che spinga all’uso di farmaci cinesi.
CANALI E PUNTI
Cos’è il punto di agopuntura?
Secondo la fisiologia cinese, sono piccole aree, attraverso le quali, l’energia degli organi e dei visceri si superficializza, a livello delle quali, il corpo si mette in equilibrio, con le influenze che provengono dall’esterno.
La loro stimolazione regola le attività funzionali dell’organismo, rafforzandone la resistenza, al fine, sia di prevenire, curando il disequilibrio prima che determini patologie, sia di trattare le malattie.
Varie ricerche hanno cercato di individuare la base anatomica dell’agopuntura.
Il punto ha una resistenza elettrica al di sotto dei 50.000 ohm, che si riduce ulteriormente in caso di patologia, rispetto a una resistenza che varia da 200.000 a due milioni di ohm delle aree circostanti, e su questa caratteristica si fondano i detettori, usati per individuare i punti. L’origine di questa bassa resistenza è, probabilmente, determinata dalla struttura del punto, rilevabile al microscopio elettronico. Infatti, nel tessuto connettivo sottocutaneo è identificabile una sorta di “camino”, connettivale che va dalla profondità alla superficie. In esso passa un fascio formato da: arteriola, venula, vasi linfatici e fibre nervose amieliniche libere. L’ago agisce su queste strutture, determinando un cortocircuito con gli strati sottocutanei, che hanno diverso potenziale.
S’innesca, così, un flusso di cariche elettriche, che attiva le cellule nervose adiacenti, in particolare il sistema nervoso autonomo. Si ha, inoltre, la liberazione di mediatori locali.
Analizzando le aree sottostanti ai punti di agopuntura, si riscontrano tronchi e fibre nervose, o zone di muscolo, particolarmente ricche di giunzioni neuromuscolari.
Il flusso determinato dall’infissione dell’ago “si diffonde”, inoltre lungo i canali d’agopuntura, che sono piani di clivaggio connettivali lassi, situati tra le ossa e i muscoli, dove vi sono, unicamente, rare cellule connettivali, circondate da una soluzione di acqua e sali, altamente conducente. Si determina inoltre una “imbibizione” del liquido extracellulare, che causa un flusso linfatico, con fenomeni elettroforetici. Questi argomenti sono stati studiati da Caspani, padre dell’Agopuntura Scientifica Italiana, mio maestro, che mette in relazione la diffusione, con l’energia nutritiva Yong Qi, l’imbibizione, con l’energia difensiva Wei Qi.
Da ultimo, è interessante esaminare quali strutture interverrebbero nel cosiddetto “teh ch’i” (Qi), la sensazione indotta dall’ agopuntura, che molti Autori ritengono indispensabile, per una buona risposta agopunturale.
Le sensazioni sono diverse: il “torpore”, dipenderebbe dalla stimolazione diretta di un tronco nervoso, la sensazione di “irritazione” sarebbe legata alla stimolazione di periostio, legamenti, aponeurosi e tendini; mentre la “distensione” o la “pesantezza”, sarebbero provocate dalla stimolazione muscolare.
Infine, secondo la teoria elettromagnetica, i punti sarebbero dei magnetocettori, in grado di avvertire le variazioni elettromagnetiche, sia di provenienza esterna, che interna.
Quindi, i punti sarebbero i responsabili dell’influenza sui ritmi biologici dell’organismo delle fasi lunari e delle eclissi solari, nonché dei mutamenti atmosferici.
ABBIAMO poi il SISTEMA DEI CANALI E COLLATERALI con
12 CANALI PRINCIPALI,
8 CANALI STRAORDINARI,
12 DISTINTI, 12 TENDINOMUSCOLARI,
12 ZONE CUTANEE CORRISPONDENTI e
i VASI LUO DI COLLEGAMENTO.
CANALI PRINCIPALI JING MAI
Il sistema di conduzione dell’energia, tramite un insieme di canali, è peculiare della Medicina Cinese; sono strutture immateriali, ma la cui esistenza è chiaramente e facilmente dimostrabile con una serie di prove, dalla conducibilità elettrica all’evidenziazione del decorso con il tecnezio radioattivo.
La conduzione “energetica” è strettamente connessa con la linfoematica e la nervosa, anzi rappresenterebbe un supersistema di controllo su tali vie e sui messaggi portati dal sangue (mediatori ed ormoni).
La conduzione “energetica” è strettamente connessa con la linfoematica e la nervosa, anzi rappresenterebbe un supersistema di controllo su tali vie e sui messaggi portati dal sangue (mediatori ed ormoni).
Secondo la Medicina Cinese le energie esogene climatiche, attraverso i punti, penetrerebbero nei canali, avendo, se non sono in eccesso e se sono adeguate alla stagione, un’azione di stimolo sull’organismo umano.
In caso di eccesso, o di energie climatiche fuori stagione, diventano ENERGIE COSMOPATOGENE, un tempo chiamate “energie perverse”, e, a questo punto, entra in gioco il ruolo difensivo dei canali, che mobilizzano l’energia difensiva WEI QI, che rappresenta le difese della Medicina Occidentale, quali le immunoglobuline, i globuli bianchi e gli ormoni surrenalici.
Ogni stagione ha la sua energia, la primavera il vento, l’estate il calore, la fine estate l’umidità, l’autunno la secchezza, l’inverno il freddo.
Dobbiamo notare due particolarità: la secchezza riferita all’autunno e la quinta stagione:la fine estate.
Questo dipende dal fatto che questa teorizzazione è stata fatta in base alla realtà climatica cinese e quindi non va “importata” passivamente, ma adattata al nostro clima. E’ sbagliato quanto hanno asserito Cinesi, anche su giornali occidentali, che l’umidità in autunno sarebbe fuori stagione e quindi nociva, in Europa è normale la pioggia d’autunno e solo l’eventuale eccesso la rende nociva.
Il concetto di quinta stagione è invece applicabile anche da noi, sia nella collocazione al termine dell’estate, riferibile al caldo afoso e alle piogge di metà agosto, sia come periodo interstagionale o prima di un cambiamento di tempo, caratterizzati dall’umidità.
Questo è utile anche in clinica, in quanto chi soffre l’umidità risentirà di tutti i cambiamenti di tempo e questo fa diagnosticare un problema a livello di quel macrosistema omeostatico definito elemento terra.
Attraverso i canali scorre il Ciclo giornaliero della circolazione energetica, che irrora e nutre l’organismo, la cosiddetta: “Grande Circolazione”. I canali principali collegano la superficie del corpo con la profondità e hanno punti propri. Il flusso energetico nelle ventiquattro ore da luogo all’’ALTERNANZA DIURNA: la ciclicità fisiologica e patologica nella giornata è studiata dalla CRONOBIOLOGIA, descritta migliaia di anni fa dai Cinesi, per cui ogni organo e viscere ha dei periodi di massimo e minimo funzionale, correlati ai ritmi di fotoesposizione. Attualmente, si ritiene che ogni cellula e proteina abbiano un pace-maker interno che determina una loro periodicità. Su questi ritmi di base, agiscono, come sincronizzatori, dal mondo esterno, la luce e il buio, l’assunzione del cibo.
Lo stesso effetto dello stress sul nostro organismo, secondo questi recenti studi statunitensi, avrebbe effetti estremamente diversi, a seconda della fase del nostro organismo determinata dai ritmi biologici.
La secrezione degli ormoni è pulsante e varia nella giornata. Inoltre è fondamentale la sincronizzazione tra gli ormoni e questo suggerisce un ulteriore meccanismo d’ azione dell’agopuntura.
I canali non sono entità separate, ma costituiscono sistemi anatomo-funzionali, assieme al tessuto e all’organo di senso corrispondente, con gli organi e visceri relativi ad un elemento movimento. Ogni canale Yin è correlato a un organo, i meridiani Yang a un viscere.
I canali hanno stretti rapporti funzionali con i vasi sanguigni, infatti se è alterata l’energia del meridiano si possono verificare emorragie o alterazioni della vascolarizzazione.
Numerose sperimentazioni mostrano l’efficacia della terapia con agopuntura sulle ischemie e sulle emorragie funzionali.
I canali sono strutturati in tre circuiti con lo stesso andamento. S’inizia con un canale, il primo è il polmone, che decorre dal torace al braccio sino alle dita della mano, dove cambia di polarità, da Yin diviene yang, e risale alle spalle e alla testa, quindi un terzo canale discende dalla testa al tronco per terminare ai piedi, quindi il circuito si chiude con un ultimo segmento che risale al torace, da cui inizia il circuito successivo. Attraverso i canali e le loro ramificazioni l’energia viene portata a tutto il corpo.
Se l’energia circola armoniosamente siamo in salute, altrimenti si creano le premesse per la patologia. Il blocco energetico determina dolore.
Abbiamo due ore di pieno energetico nel canale principale e nell’organo o viscere correlato, che è il periodo di massima attività funzionale, da questo concetto nasce la cronobiologia cinese.
I canali Yin decorrono ventralmente e sulla superficie mediale degli arti. Gli yang decorrono dorsalmente e lateralmente.
La grande circolazione termina con il canale del Fegato e, nel caso si voglia stimolarla, si può agire, trattando l’ultimo punto del fegato ed il primo del polmone.
YIN YANG E CINQUE ELEMENTI MOVIMENTI
L’agopuntura si fonda sulla teoria dei Cinque elementi movimenti; sono cinque fasi della trasformazione dello yin/yang, infatti siamo onda e corpuscolo, energia e materia in continua interazione e trasmutazione reciproca. Il reale risulta strutturato in una serie pressoché infinita di relazioni coinvolgenti l’uomo stesso, uomo “microcosmo” che risponde al macrocosmo. I cinque elementi movimenti non sono qualche cosa d’astratto, ma il frutto di osservazioni condotte per migliaia di anni in miliardi di persone, individuando i cinque sistemi omeostatici principali del nostro organismo. Interessante lo studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, che, dopo aver dimostrato che la citochina interferone-gamma è non solo attivatore, ma anche freno dell’infiammazione ha interpretato la scoperta alla luce della Medicina Cinese:essendoci nello yang lo yin, questo, alla fine, spegnerà l’infiammazione. Infatti, essendoci nello yang lo yin, questo, alla fine, spegnerà l’infiammazione, infatti dal massimo yang nasce lo yin e viceversa. In immunologia sono stati identificati due circuiti, in equilibrio dinamico il circuito Th1 che ci protegge da virus e tumori ed il Th2 da batteri e parassiti extracellulari. Un ulteriore circuito, controllato dai primi due circuiti, il Th17 avrebbe un ruolo chiave nella cronicizzazione dell’infiammazione, il tutto da inquadrarsi nell’equilibrio Yin e Yang. Il professor Salvatore Bardaro nell’articolo “Il Cancro come un Feto” rileva come l’instaurarsi di una risposta immunitaria inadeguata quale la Th2, attivi una reazione infiammatoria subacuta-cronica, risposta che diventa inutile, dannosa e prolungata in quanto, oltre non essere efficace nel risolvere la malattia, diventa malattia essa stessa.
Questo percorso, indipendentemente dal primum movens, porta, come traguardo finale, al cancro (quando non il soggetto non muoia prima per altri problemi, il più frequentemente cardiocircolatori) soprattutto perché inibisce l’azione dei linfociti T Killer deputati a bloccare sul nascere le cellule carcinomatose.
L’infiammazione Th2 si manifesta anche nella depressione; infatti, è stato osservato che citochine infiammatorie e proteine dell’infiammazione sono state trovate molto alte in pazienti con depressione; persistendo anche quando i sintomi clinici della depressione sono in remissione, e possono rinvenirsi già all’inizio della depressione ed essere quindi predittivi della patologia e delle recidive.
L’Interleuchina-1β, che caratterizza l’infiammazione Th2, raffigura l’elemento unificatore fra stress cronico, depressione e cancro, mostrando quanto queste patologie non siano altro che espressioni diverse di una stessa problematica energetica. E’ un mediatore essenziale degli effetti dello stress e, allo stesso tempo, determinante dell’anedonia e della diminuzione della neurogenesi ippocampale nei depressi.
Al contrario è stata da tempo riscontrata l’azione antineoplastica e, allo stesso tempo, antidepressiva della risposta immunitaria Th1. Questa interpretazione è senza dubbio uno dei meccanismi base dell’agopuntura come medicina preventiva.
Infatti, il campo di applicazione dell’agopuntura più stimolante, attuale e promettente, anche se antico, é la medicina preventiva e del benessere.
Il medico cinese, anticamente, era pagato quando il paziente era in buona salute e non quando era malato, in quanto la malattia era segno evidente che non si era riusciti a creare e mante tenere un buon equilibrio energetico. Infatti, la medicina cinese, potendo intervenire sui sistemi omeostatici del nostro organismo, prima che si determinino patologie, ha in sé la potenzialità di fornire benessere e salute.
La salute, concetto fatto proprio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.,) non é solo assenza di malattia, ma il conseguimento di un equilibrio psicofisico tra il soggetto e l’ambiente circostante.
Questo principio si adatta, perfettamente, ai principi fondamentali della Medicina Tradizionale Cinese: non per nulla ho intitolato il mio libro edito da Tecniche Nuove: ”Agopuntura una medicina antica per l’uomo post-moderno”.
Infatti, l’agopuntura non solo é la medicina ecologica per eccellenza, ma anche medicina “energetica”, che si propone di intervenire, quando possibile, preventivamente, curando la malattia a livello delle alterazioni funzionali, prima che si determinino alterazioni organiche, con un intervento individualizzato sul paziente, come solo ora si appresta a fare la medicina occidentale dopo le ultime scoperte genetiche.
È postulata un’unitarietà energia-materia, consona con le conoscenze della fisica attuale, nella quale si ha una componente organico-funzionale (yin) ed una componente energetica immateriale ( yang).
Se i due aspetti sono armonicamente correlati, nel corpo umano, si determina una condizione di benessere e una capacità di resistere agli agenti patogeni.
Naturalmente la salute non è il risultato della sola agopuntura, ma di tutta una serie di elementi, dallo stile di vita, che non deve essere eccessivamente stressante, all’alimentazione, all’igiene personale e all’attività fisica. Importante il sonno che ritempra il corpo e lo spirito e ha, tramite i sogni, una funzione fondamentale nell’equilibrio psichico.
Occorre conservare, per quanto possibile un regolare ritmo sonno-veglia, che facilita la conservazione della ritmicità insita nel nostro organismo.
CINQUE ELEMENTI-MOVIMENTI
La medicina cinese ha individuato Cinque organi pieni, yin, chiamati zang, espressione di materia che è comunque energia estremamente concentrata e cinque organi vuoti, denominati visceri, yang, chiamati fu in cui prevale la componente funzionale.
I Cinque Zang sono il Fegato, il Cuore, la Milza, il Polmone ed il Rene. Inoltre abbiamo un sesto organo yin chiamato Ministro del Cuore, Pericardio, collegato al sesto viscere yang che è il Triplice Riscaldatore. I Fu sono: Colecisti (Vie biliari), l’Intestino tenue, lo Stomaco, il Grande Intestino e la Vescica.
Gli zang/fu sono chiamati come l’organo anatomico occidentale. Così Gan è tradotto con Fegato, Fei con Polmone, ecc. Questo spesso determina confusioni in quanto fa pensare a una coincidenza dello zang cinese con l’organo occidentale corrispondente, quando, in realtà, sono profondamente diversi. Ad esempio esaminiamo la Milza, Pi: in medicina cinese la Milza assieme allo Stomaco ha la funzione di elaborare e trasformare gli alimenti, traendone l’energia. Per questo motivo il termine Pi è stato tradotto in occidente con Milza-Pancreas, ma ha anche la funzione di mantenere il sangue nei vasi, funzione che si è cercata di correlare all’attività di controllo dell’emocateresi piastrinica. In Medicina Cinese ha anche la funzione di mantenere in situ gli organi, impedendo le ernie e le ptosi. Determina la capacità di concentrarsi quindi il deficit comporta difficoltà di concentrazione, l’eccesso pensieri ossessivi.
I Cinque Elementi della Medicina Cinese in realtà, si avvicinano al nostro concetto di sistema, comprendendo accanto all’organo occidentale, classicamente inteso, altre strutture quali un canale, un organo di senso, un tessuto, un orifizio, tutti collegati e connessi tra loro da alcune caratteristiche energetiche ben definite e precise che costituiscono un macrosistema di regolazione del nostro organismo.
Abbiamo quindi un organo, il viscere e lo psichismo correlati, le attività dinamiche specifiche all’interno dell’organismo e connessioni intra- ed inter-sistemiche.
Gli zang immagazzinano e tesaurizzano le sostanze fondamentali dell’organismo. Gli zang, assicurano la produzione e la conservazione dell’energia, del jing essenza, del sangue, dei liquidi organici e sono il fondamento delle attività vitali complesse. I fu, più yang, rappresentano essenzialmente il metabolismo e le attività funzionali.
Sulla teoria degli ZANG FU si basano tuttora le terapie con agopuntura, poiché rappresentano un indispensabile patrimonio esperienziale di migliaia d’anni su miliardi d’individui di provata efficacia.
Abbiamo delle corrispondenze e delle correlazioni.
A partire dal fegato
I punti cardinali: est, sud, centro, ovest, nord.
Le ore del giorno: Alba, mezzogiorno, ore 15, tramonto, mezzanotte.
Stagioni: Primavera, estate, quinta stagione, autunno, inverno.
Energie celesti: vento, calore, umidità, secchezza, freddo.
Fasi yin/yang yin calante, -yang nascente, grande yang, yin/yang, yang calante, grande yin
Azioni caratteristiche degli organi: generare, iniziare, crescere, trasformare, raccogliere, conservare.
Colori correlati: Blu-verde, rosso, giallo, bianco, nero.
Organi di senso correlati:occhi, lingua come voce/ polpastrelli, bocca/ lingua, come gusto, naso, orecchie.
Funzioni: vista, tatto, gusto, odorato, udito.
Tessuti correlati: muscoli come contrattilità, arterie-sangue, carne, epidermide, ossa- midollo sia nervoso sia osseo.
Secrezioni: lacrime, sudore, saliva digestiva, muco, bava (secrezione salivare povera
d’enzimi digestivi)
Manifestazioni Esterne: unghie, colorito, labbra, pelle/peli, capelli.
Elementi Psichici.:
HUN: Fantasia e Creatività-SHEN : integrazione-YI: proposito-PO: istinto vitale- ZHI:Volontà.
Emozioni: collera, allegria, oppressione, tristezza, paura.
Vocalizzazioni: grida, risa, canti, singhiozzi, sospiri.
Reazioni: contrarre, abbattersi, ruttare, tossire, rabbrividire.
Sapori: acido, amaro, dolce, piccante, salato.
Odori: rancido, bruciato, dolciastro, marcio, di muffa.
Natura alimenti: tiepida, calda, neutra, fresca, fredda.
Frutta: prugna, albicocca, giuggiola, pesca, castagna.
Ortaggi: porro, scalogno, malva, cipolla, foglie di fagiolo.
Cereali: Grano, riso glutinoso, miglio , riso, fagiolo grande.
Carni: gallo, montone, bue, cavallo, maiale.
Queste corrispondenze non sono una rappresentazione analogica fine a se stessa, ma rappresentano un elemento che ci permette di individuare lo squilibrio energetico e di trattarlo.
Un problema agli occhi, alle unghie o alla contrattura muscolare è ad esempio correlabile al Fegato che, quindi, va trattato. Un sapore amaro è correlabile ad uno squilibrio di cuore, un odore dolciastro al sistema Milza-Pancreas. E’ possibile intervenire anche con l’alimentazione considerando le varie correlazioni.
Le sindromi della Medicina Cinese, insieme di sintomi e segni, che correlano disturbi in diversi distretti del corpo, apparentemente scollegati sono espressione di alterazioni specifiche dei meccanismi omeostatici del nostro organismo.
Il Cuore è la residenza dello SHEN, che indica il complesso delle attività mentali, emozionali e spirituali che caratterizzano l’essere umano, al cui coordinamento e coesione è deputato. Grazie al Cuore l’uomo intravede la propria via, il suo specifico destino.
La teoria dei cinque elementi-movimenti: WU XING è posteriore a quella dello Yin e dello Yang e si tratta di una sua ulteriore esplicazione.
Sono il risultato, come precedentemente scritto, di osservazioni, effettuate in migliaia di anni su milioni di persone, espresse in un linguaggio simbolico, perché elaborate in epoca prescientifica, da persone abituate a ragionare analogicamente.
La terra, nelle prime rappresentazioni, è raffigurata al centro, perché, quando fu ideata la teoria, anche in Cina, si riteneva la terra piatta, con il sole, che le girava attorno, come nella visione Tolemaica. Il Sud, conformemente alla topografia cinese, è posto in alto ed il Nord in basso.
In seguito, prevalse la visione Copernicana e la terra fu spostata in corrispondenza delle ore 13, la posizione che corrisponde all’asse della terra, di cui i Cinesi avevano esattamente calcolato l’inclinazione, studiando l’alternarsi delle stagioni, i ritmi circadiani luce-buio e la loro azione sull’uomo. Ritmi biologici che anticipano di tre ore i ritmi astronomico-ambientali, al fine di mantenere l’omeostasi.
I cinque elementi sono legati, tra loro, dalla legge di produzione e di generazione, stimolante, il ciclo SHENG, secondo la Legge madre- figlio. Ogni movimento, che precede, genera il successivo.
E’ l’eterna trasformazione dello Yin nello Yang.
Si ha il movimento acqua, come acqua madre, che disseta, umidifica, seme che, a sua volta, genera un arbusto, il Legno. E’ l’ancestralità. E’ lo Yin, che si trasforma in Yang che, dopo essersi manifestato nel suo massimo, perderà progressivamente energia, invecchiando e seccando, per tornare ad essere materia inerte, ma non prima di aver generato nuovi semi, che permetteranno la continuazione della vita.
Il LEGNO è l’esteriorizzazione, la nascita, l’inizio, da esso dipende la fluidità, la capacità di prendere le decisioni, di decontrarsi.
Il FUOCO è il SUD, Il ROSSO, illumina e riscalda, è la buona sessualità, la fecondazione, la fortuna, il figlio maschio: la misoginia è sempre presente.
La TERRA é il CENTRO, è trasformazione e distribuzione dell’energia, il GIALLO, l’Imperatore, che è, allo stesso tempo rosso, perché figlio del cielo ma giallo, in quanto domina la terra.
IL METALLO è il BIANCO, l’interiorizzazione, la cristallizzazione, il ritornare nell’interno. E’ rigidità, l’ancoraggio alle cose terrene.
S’individuano degli assi: l’asse della vita, riguardante il cielo, l’ASSE DEGLI STATI, in cui lo yin e lo yang sono al massimo e al minimo della loro espressione, SUD-NORD, la cui disarmonia, interessando il Cuore ed il Rene, è causa anche delle più gravi patologie. Infatti, si passa dalle forme più lievi, caratterizzate da ansia e tachicardia, alle sindromi maniaco-depressive ed alla schizofrenia. Perpendicolarmente al primo, è situato l’ASSE DEI MUTAMENTI O DELLE VARIAZIONI, caratterizzato dall’interazione. E’ l’asse EST-OVEST, relativo all’uomo. Ad EST è situato l’elemento LEGNO, cui è correlato il FEGATO, dove troviamo il DRAGO VERDE, ad OVEST il POLMONE-METALLO, la TIGRE BIANCA, che governano sulle decisioni, dell’uomo sulla terra.
Le trasformazioni iniziano da EST, il legno, il fegato, di colore verde- blu; lo yang nascente della primavera e della nuova vita.
Esiste un controllo: un sistema a feed-back, denominato dai Cinesi nonna-nipote, in quanto nella famiglia cinese era la nonna che manteneva la disciplina nella famiglia. Il legno inibisce la terra, che a sua volta inibisce l’acqua, che inibisce il Fuoco, che inibisce il metallo, che inibendo il legno, chiude il ciclo; è il ciclo di inibizione KE, finalizzato a contenere gli eccessi, riportandoli nella norma.
I cinque elementi, come abbiamo visto, sono correlati ai cosiddetti ZANG-FU, organi e visceri.
E’ fondamentale sottolineare l’unità somatopsichica della Medicina Cinese ed è interessante esaminare lo psichismo di ogni organo.
L’unione tra yin e yang dà origine alla vita, creando il “materiale”, denominato jing, che presenta due aspetti antagonisti, ma reciprocamente complementari: lo spermatozoo e l’uovo.
Dalla loro combinazione nascono la vita e tutta l’attività vitale, si origina lo SHEN (psichismo), che è distinto in SHEN prima della nascita immodificabile, situato nel cuore, e lo SHEN POST PARTUM, con varie componenti, chiamate BEN SHEN, che sono parte integrante dei vari organi.
Infatti, l’essere vivente, nella medicina cinese è una realtà dinamica, continuamente mutante, determinata dall’equilibrio Yin e Yang, che è rappresentabile con una spirale, perché i rapporti variano continuamente.
Si ha, infatti, la combinazione tra lo YANG, energia pura, costituita da vibrazione, luce, calore, dinamismo e lo YIN materia, che è una forma di energia più concentrata e meno dinamica.
1) Il principale è lo Shen del cuore, che si manifesta come gioia di vivere ed è legato alla Dopamina. E’ a livello del cuore che le emozioni divengono coscienti e autocoscienti. E’ l’autocoscienza la caratteristica dell’essere umano, la coscienza del sé è presente in tutti gli esseri viventi.
2) Lo Shen delle reni manifesta la forza fisica, la volontà e il piacere = Serotonina, Adrenalina, Noradrenalina (ed è bloccato dalla paura fisica- Cortisolo)
3) Lo Shen del fegato si manifesta come vivacità e movimento – Testosterone e Vasopressina (e quando è bloccato e inibito manifesta la rabbia.)
4) Lo Shen della milza la dolcezza e l’affettuosità = Ossitocina e Prolattina (e quando è bloccato, si manifesta come depressione.)
5) Lo Shen dei polmoni Noradrenalina ed Endorfine (ed è bloccato dalla tristezza.)
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